Una massima di Leopold Sedar Senghor recita: «Là dove senti cantare fermati, gli uomini cattivi non conoscono canzoni». Ed è proprio così. L'arte, la musica, la cultura salveranno la Calabria e salveranno tutto il mondo.

Sono state queste le parole d'ordine della prestigiosa premiazione "Una vita per la musica" che si è svolta ieri pomeriggio nella Chiesa di Sant'Antonio di Laureana di Borrello (Rc), in una cornice suggestiva, con le note suonate dall'orchestra giovanile, diretta dal maestro Maurizio Maganò, che hanno fatto da cornice al Premio, giunto ormai alla 14° edizione.

Un momento estremamente suggestivo ed emozionante quando il procuratore Gratteri ha conferito il premio a Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a Napoli in seguito a una banalissima lite. Il premio alla memoria ha consentito a tutti i presenti di ripercorrere la storia di Giovanbattista, da molti conosciuto come GiòGiò.

Per il procuratore Gratteri «chi si avvicina alla musica non è sicuramente perduto». La musica ha il potere di unire, di costruire ponti tra culture diverse, di creare dialogo tra mondi, posizioni, idee, modi di vivere e modi di pensare, apparentemente discordanti. È questa la bellezza della musica. È questa la potenza della musica.

Daniela Di Maggio ha sottolineato che GiòGiò vive con noi, vive ogni volta che il suo strumento (il corno francese) viene suonato all'interno di un'orchestra; vive con questo premio ed ogni volta che viene ricordato. D'altra parte, colui che, quella notte di agosto, ha spento la vita terrena e i sogni di GioGio, sta chiuso in carcere, come un morto in vita.

Il premio "Una vita per la musica" è andato alla redazione di LaC News24.it: il network che da anni si impegna nell'informazione e nella divulgazione culturale. A ritirare il premio il direttore dell'informazione del gruppo, Franco Laratta, accompagnato dalla vicedirettrice del Reggino.it Elisa Barresi.

Il direttore Laratta ha sottolineato ancora una volta l'impegno di LaC nell'informazione onesta, libera; un'informazione vera ed autentica. Ha ricordato i primi passi di LaC dieci anni fa a Vibo, partendo da zero. Poi col tempo si è formato, grazie ad un editore visionario come Domenico Maduli, un network dove lavorano oltre 110 dipendenti, di cui 45 giornalisti, che garantiscono un’informazione libera, plurale, indipendente. «Mai ricevuta una telefonata dall’editore - ha ribadito il direttore Laratta -, mai una richiesta o un’imposizione. Noi raccontiamo il vero, il bello, il giusto, all’insegna della legalità».

Laratta ha rimarcato l'importanza della musica, che scandisce le nostre giornate e le nostre vite e può essere una fedele amica ed alleata.

Assistere a una premiazione così suggestiva, al concerto dell'orchestra giovanile, diretta dal maestro Maurizio Managò, direttore d’orchestra, figura di primo piano del fenomeno delle bande musicali nella nostra regione, è stata per tutti una grande emozione. Il maestro da anni si impegna con i giovani, li guida e li assiste nella loro crescita artistica, musicale e personale. D'altro canto, la musica accresce la personalità positiva degli individui, li migliora sotto tutti gli aspetti, aiutandoli a crescere anche e soprattutto a livello di sensibilità.