Torna a rivivere l'antica tradizione della Naca a Davoli superiore. Nel borgo catanzarese la suggestiva e originale processione degli abeti illuminati da lumini realizzati artigianalmente dai ragazzi del luogo, coordinati da Evelino Ranieri, portati a spalla dai fedeli per accompagnare la culla di Gesù nella notte di passione ha richiamato migliaia di fedeli provenienti da tutto il comprensorio. Un rito antico, risalente al 1600 che coinvolge i cittadini che in segno di devozione decidono di portare sulle spalle l'albero come Gesù portò la croce. Quest'anno sono stati circa 50 gli abeti e 4000 i lumini utilizzati. Ad aprire la processione come sempre i bambini.

«Si tratta di una manifestazione che io ricordo sin da quando ero bambino. Viverla oggi in una situazione di maturità e soprattutto da sindaco, che ha supportato tanto i ragazzi dell'organizzazione, mi riempie di gioia – ha commentato il primo cittadino Giuseppe Papaleo – e inorgoglisce anche noi come amministrazione comunale. Un plauso e un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa».

«Quello che sta facendo il popolo di Davoli attraverso la Naca e la processione degli abeti è un ricambio d'amore e questo dovrebbe farlo ogni cristiano – è stato il messaggio del parroco di Davoli superiore, don Nicola Coppoletta -. Non conta il gesto, anche quello più piccolo, il valore di un sorriso, del perdono, del ritorno a Dio, dello stare insieme. E anche in questo momento di guerra che stiamo vivendo, fare la pace può essere un motivo per dire grazie al Signore perchè Lui è morto per noi per amore e noi vogliamo ricambiare questo affetto».