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Camminano lentamente tra strade del borgo unite da un lungo fazzoletto bianco. Indossano abiti tradizionali in raso e seta pura, ricamati in oro e arricchiti da preziosi dettagli. La camicia di lino ha una profonda scollatura e ampie maniche raccolte in uno stretto polsino di pizzo. Sono coperte da un corto giubbetto aperto. Su una gonna pieghettata dai colori accesi ne indossano un'altra più ampia tinta d’azzurro con stelle e fiori ricamati.
Sono le donne della comunità arbereshe che celebrano le Vallje, danze popolari appartenenti al ricco patrimonio albanese. A Civita, uno dei borghi più antichi della provincia di Cosenza, ogni anno si festeggia l'avvenimento folkloristico più sentito per la comunità arberesche. Ad essere celebrata è una vittoria storica che avvenne il martedì successivo alla Pasqua. Il ballo tondo è una simulazione della marcia di Skanderberg con dei movimenti di accerchiamento e di cattura dei turchi.
Il gruppo di cantanti-ballerini forma una lunga catena umana guidata all'estremità da due uomini, chiamati "flamurtare" (portabandiera). Animano e colorano le strade fino ad arrivare nella piazzetta. Ad attenderli una folla di turisti che si fa coinvolgere dalle danze a ritmo di fisarmonica e tamburello. Donne, uomini e anche bambini, con i loro costumi tradizionali, eseguono canti epici e augurali fino a formare un cerchio nel quale vengono imprigionati sconosciuti, osservatori o curiosi che sfuggono alla cattura offrendo da bere. Si tratta di un riscatto simbolico per la loro liberazione ma rappresenta anche un ringraziamento per l'onore ricevuto.
Immergersi in una atmosfera surreale, spostare le lancette dell'orologio indietro nel tempo. Rivivere la comunità arberesche attraverso i suoi riti, le sue usanze e tradizioni. Spogliarsi dai vestiti di tutti i giorni per indossare un abito lungo e colorato che ti possa ricordare le tue origini. Cantare e ballare insieme per sentirsi più uniti, coinvolgere il turista nel cerchio per fargli conoscere la storia della tua comunità. Questo è quello che è successo a Civita, un piccolo paese in cui la maggior parte degli abitanti è di origine arberesche. Perfettamente integrati nel territorio, pur conservando la loro lingua, gli usi e costumi, gli "albanesi d'Italia" rappresentano la più importante e numerosa minoranza etno-linguistica presente in Italia. Attraverso manifestazioni come quella delle Vallje, il loro intento è quello di mantenere sempre "viva" un'antica tradizione.
Valentina Iannuzzi