Nella perla del Pollino, durante la seconda edizione del premio internazionale “Morea”, sono state celebrate la storia, lunga quasi sei secoli, e la cultura arbëreshe di Calabria
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Una vera e propria festa dell’Arbëria. L’orgoglio di una cultura, una lingua, una storia lunga quasi sei secoli. I timori per il futuro, ma anche l’impegno di tutti a tenere in vita la tradizione arbëreshe. Tantissima la gente in piazza a Civita, la perla del Pollino, per la seconda edizione del Premio Internazionale “Morea”, notte degli Oscar in Arbëria, organizzato dal Comune di Civita, con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, della Pro – Loco di Civita, del Parco del Pollino, dell’ Unpli, delle Associazioni Folk Studio Festival e UniArb.
Durante la serata a cui hanno attivamente partecipato l’assessore regionale Gianluca Gallo e il giornalista e scrittore Franco Laratta, «i quali- ha detto il sindaco di Civita Alessandro Tocci - hanno sempre dimostrato la loro vicinanza alla nostra comunità, anche nei momenti più difficili». Tanti i sindaci provenienti dalla provincia di Cosenza, dalla Basilicata e dalla Puglia. Numerosi coloro che sono sati insigniti con il titolo di “Cavaliere di Skanderbeg” e “Artista Benemerito dell’Arbëria” suddivisi in varie sezioni: Cantanti, scrittori, giornalisti, maestri dell’arte che si sono distinti nel corso della loro carriera.
I titoli conferiti sono stati consegnati dall’assessore Gallo e da Franco Laratta, già parlamentare, e anche dai sindaci presenti. Il titolo in pergamena sarà certificato con l’iscrizione all’Albo delle onorificenze che sarà custodito presso il comune di Civita. La direzione artistica è stata affidata a Rosalba Palazzo.
«Questi appuntamenti – ha aggiunto il primo cittadino di Civita – sono per noi una importante vetrina per far conoscere il nostro territorio. Abbiamo avuto persone provenienti non solo dalla provincia di Cosenza ma da regioni a noi vicine. Questi due anni di pandemia ci hanno penalizzato, ma adesso dobbiamo riprendere a riempire le nostre piazze con eventi, mentre l’Italia sta ripartendo tutta. L’evento di questa sera è sicuramente unico nel suo genere dato il tema trattato, che riguarda una minoranza tra le più numerose di tutta l’Italia meridionale quella arbëreshe».
La grande festa dell’Arbëria si è conclusa in piena notte, con canti e musica della tradizione arbëreshe, poesie e suggestioni di una cultura così bene integrata da essere considerata un modello per tutta l’Europa.