La presentazione del libro di Ferdinando Perri su Pierino Buffone, il parlamentare democristiano calabrese, diventa spunto per un confronto pubblico sulla situazione politica attuale tra diversi schieramenti
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Pierino Buffone è stato un parlamentare calabrese della Prima Repubblica, stimatissimo e popolarissimo democristiano, autodidatta, uomo semplice e onestissimo. Ha raggiunto livelli alti, arrivando anche nel governo come sottosegretario. E nonostante sembrasse un semplice uomo del popolo, ricoprì importanti incarichi in agricoltura, alla difesa, ai servizi segreti. In un libro di Ferdinando Perri “Il deputato del popolo”, tutta la figura di un uomo politico anomalo, che si ritirò dalla scena politica nazionale per favorire il rinnovamento, diede tutta la sua vita per Rogliano, la cittadina che lo vide a lungo amatissimo sindaco.
Un confronto pubblico tra sinistra, centro e destra
Grazie alla presentazione libro di Ferdinando Perri a Bocchigliero, piccolo comune a circa mille metri di altezza nel cuore della Sila, si è tenuto un anomalo confronto pubblico che ha messo insieme, sinistra, centro, destra, per parlare anche della politica di oggi. Il dibattito coordinato dall’editore Demetrio Guzzardi, a cui era presente il sindaco Alfonso Benevento, ha visto spunti e frecciate molto interessanti. Nessun amarcord ma un sentito quanto partecipato confronto tra epoche assai diverse. Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione cosentino, ha annunciato una sua lista alle elezioni regionali con i sindaci dei piccoli comuni candidati; l’ex assessore regionale e parlamentare Giovanni Dima ha ricordato i valori del confronto nel rispetto delle diverse convinzioni; Mimmo Bevacqua, consigliere regionale Pd, ha elogiato le qualità umane e politiche dell’ex parlamentare democristiano; Ferdinando Perri, giornalista parlamentare ha ricordato le grandi qualità di un uomo politico che amava il confronto anche con l’avversario, che sapeva mediare e convincere con il ragionamento. E spesso ha votato in parlamento in difformità dalle indicazioni del partito.
Franco Laratta, già parlamentare, ha ricordato l’impegno dei cattolici in politica nel dopoguerra, in particolare in Calabria con Don Luigi Nicoletti e Pierino Buffone, due uomini diversi eppure così vicini che con tante altre personalità cattoliche, hanno favorito lo sviluppo e la crescita di una terra allora poverissima.
Sull’attualità non sono mancate le frecciate sulla crisi politica che sta rompendo i tradizionali equilibri del paese. Molti degli intervenuti hanno sottolineato la pochezza della politica di oggi, la mancanza di competenza e di cultura, la debolezza delle istituzioni, la fine dei partiti, la morte della politica. E nessuno è stato tenero con la politica calabrese, che a detta dai più è ormai vecchia, consumata e avvitata su se stessa. A chiusura, una domanda di Demetrio Guzzardi a Franco Laratta sulla sua posizione su quanto sta accadendo in Calabria. Significativa la risposta dell’onorevole che racchiude il disagio della crisi politica:«Non mi faccia dire nulla, provo un forte imbarazzo e un profondo disagio. Vedo e leggo cose assurde, mentre la Calabria soffre tantissimo e i giovani vanno via. E penso proprio ai giovani, a cosa pensino nell’assistere all’indecente teatrino politico calabrese. Fanno bene quando dicono: Ora basta! Tutti a casa».