La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vibo Valentia – Marina Russo – nei confronti del rappresentante legale di un’impresa di costruzioni e di funzionari pubblici, indagati per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.).

Le indagini, dirette dal Procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, eseguite dalla Sezione di polizia giudiziaria – aliquota Guardia di finanza – e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Vibo Valentia, hanno interessato l’appalto per l’esecuzione dei lavori di recupero, valorizzazione e messa in sicurezza del sito archeologico denominato degli “Sbariati” nel comune di Zungri, finanziato dalla Regione Calabria, nell’ambito del Por Calabria – Fesr 2007/2013 e del Progetto Pisl Turismo “Vibo Giardino sul Mare” e gestito dal Comune di Zungri.

Le investigazioni svolte hanno consentito di accertare condotte penalmente rilevanti poste in essere da diversi soggetti che, a vario titolo, erano intervenuti nella gestione ed esecuzione del contratto di appalto, dimostrando la loro piena coscienza e volontà di impiegare mezzi, materiali e tecniche diversi da quelli previsti e non adeguati. Parimenti è stata anche dimostrata la consapevolezza e l’intenzione da parte dei principali soggetti con funzioni pubbliche di utilizzare artifizi e raggiri tesi alla falsa rappresentazione della realtà fattuale, ai fini del conseguimento di un ingiusto profitto, in danno della Regione Calabria, inducendo in errore i soggetti preposti ai controlli, mediante l’utilizzo di certificazioni e schede tecniche non veritiere, afferenti a materiali mai impiegati o impiegati solo in parte nell’esecuzione dei lavori.

Il contratto stipulato in data 30luglio 2015 tra il Comune di Zungri e la società “De Nisi Tommaso“ di Filadelfia, prevedeva una spesa per lavori, al netto del ribasso d’asta, di 347.592,95 euro che, alla luce dei riscontri effettuati, non è stata in realtà interamente sostenuta, essendo state accertate differenze sui materiali forniti per 85.255,37 euro (24,52% dell’importo totale). Al termine delle indagini sono stati denunciati sette soggetti per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed altri reati, tra i quali il rappresentante legale dell’impresa, Tommaso De Nisi Tommaso, il sindaco di Zungri Francesco Galati, l’assessore Nicola Pugliese ed il responsabile dell’Ufficio Tecnico Pietro Ferraro, in carica all’epoca dei fatti. Il gip, accogliendo la richiesta del pm, ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni nella titolarità dell’impresa di costruzioni per una somma di 85.255,37 euro, corrispondente al profitto del reato.