Le condotte accertate dai militari dell’Arma si sono verificate «perlopiù negli ambienti familiari o a seguito dell’interruzione di relazioni sentimentali da parte delle vittime»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
A pochi giorni dalla celebrazione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comando provinciale dei carabinieri di Crotone traccia un bilancio dell’attività svolta nei primi dieci mesi del 2021 per prevenire e contrastare reati riguardanti la violenza di genere.
Arresti e denunce
In particolare, nel Crotonese, i reparti dei Carabinieri della provincia «hanno complessivamente arrestato 15 persone, di cui 2 stranieri, e deferito in stato di libertà 33 soggetti, di cui 4 stranieri, nonché – si legge in un nota - ottenuto altre misure cautelari nei confronti ulteriori 8 autori di “maltrattamenti contro familiari o conviventi”. Analoghi risultati operativi sono stati conseguiti nell’attività di contrasto agli “atti persecutori”, cosiddetto “stalking”, permettendo di arrestare 4 persone, di deferirne a piede libero 11 e di sottoporne ulteriori 2 ad altre misure cautelari restrittive».
Reati in ambito familiare
Le condotte accertate dai militari dell’Arma si sono verificate «perlopiù negli ambienti familiari o a seguito dell’interruzione di relazioni sentimentali da parte delle vittime» e le indagini svolte hanno posto «la massima attenzione, anche in termini di salute psicofisica e benessere psicologico, alle denuncianti, che, nella quasi totalità dei casi, hanno descritto nei dettagli comportamenti fortemente invasivi, prevaricatori e destabilizzanti delle loro vite, posti in essere dai loro compagni, mariti o ex coniugi, volti a distruggerle tanto psicologicamente quanto fisicamente».
La stanza protetta
«Di straordinario ausilio, nei casi più particolari e difficili, è stato l’utilizzo da parte dei carabinieri e, in particolare, del personale femminile dell’Arma, dimostratosi di enorme sensibilità nell’immediata escussione delle vittime, della “Stanza di Audizione Protetta” realizzata – spiegano i militari nella nota - con la collaborazione dell’associazione Soroptimist, che ha contribuito a delle immediate e serene audizioni delle vittime, le quali, in un ambiente quasi familiare, sono riuscite in modo più agevole, sebbene altrettanto doloroso, a raccontare le loro tremende esperienze».
L'impegno continua
Nel Crotonese, l’attività dei carabinieri «proseguirà, come di consueto, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Crotone e auspicando una collaborazione sempre maggiore da parte delle vittime di questi reati fortemente prevaricatori e lesivi tanto della psiche quanto del fisico di chi li subisce, con la massima accuratezza, al fine di fornire un supporto umano e professionale di elevato livello alle stesse».