Ad accusare il 54enne una soldatessa di Cosenza: secondo il suo racconto lui le avrebbe tolto gli occhiali e abbassato la mascherina chirurgica per poi abbracciarla
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Si terrà nel mese di febbraio, anno 2024, l'udienza preliminare riguardo a un presunto caso di violenza sessuale che coinvolge, allo stato, un tenente colonnello del Comando Militare Esercito Calabria di Catanzaro. Si tratta del 54enne G. P., accusato da una ragazza originaria di Cosenza, di averla costretta a subire atti sessuali consistiti in un abbraccio.
La vittima, rappresentata dall'avvocato Chiara Penna, avrebbe registrato la volontà dell'imputato di avere un approccio fisico con la soldatessa volontaria in Ferma Prefissata di un anno, «togliendole gli occhiali, abbassandole la mascherina chirurgica e chiedendole di sciogliersi i capelli», si legge nel capo d'accusa. Attività che la persona offesa «si rifiutava di eseguire».
L'imputato, però, «con la scusa di essere aiutato a trasportare alcuni oggetti, ordinava» alla parte offesa «di recarsi nuovamente nel proprio ufficio e, in tale frangente, le toglieva ancora una volta gli occhiali, la mascherina e l'abbracciava, proferendo nel mentre le seguenti parole "non si può fare tra militari, vero?”». I fatti contestati dalla procura di Catanzaro sarebbero avvenuti il 7 novembre 2021.