I reiterati atti di violenza contro le donne, in alcuni casi davvero intrisi di ferocia, necessitano di un approccio nuovo che vada oltre la denuncia pura e semplice”. Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò.

 

“I media ripropongono ormai quotidianamente episodi relativi ad aggressioni particolarmente gravi sulle donne, in taluni casi persino l’omicidio, che chiamano in causa lo Stato e la politica per affrontare in maniera organica e plurale un tema che non riguarda solo le donne o le relazioni private uomo-donna, ma la nostra società. In tal senso – ricorda Alessandro Nicolò – il Consiglio regionale della Calabria ha già legiferato lo scorso anno, approvando una normativa bipartisan, di cui il sottoscritto è stato tra i promotori, per dare senso compiuto agli interventi di carattere istituzionale a tale gravissimo problema.

 

In merito – sottolinea Nicolò – sul Bollettino unico regionale n. 115 del 24 novembre 2016, è stata pubblicata la legge regionale 38/16, varata per assicurare alle vittime della violenza di genere tutela, protezione e sostegno, nel rispetto della riservatezza e dell’anonimato, per riconquistare dignitosamente la propria autonomia e indipendenza sociale, personale ed economica. E non solo: nella legge sono previste iniziative rivolte anche al miglioramento dei profili socio-culturali degli aggressori, e non solo delle vittime, attraverso l’istituzione di un Osservatorio che si sarebbe dovuto costituire ed insediare entro il termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della legge”.

 

“Tale organismo dovrà svolgere un lavoro di ricucitura tra i vari soggetti istituzionali pubblici (Aziende ospedaliere, Aziende sanitarie locali) ed il mondo del partenariato sociale, soprattutto con chi opera nei centri antiviolenza e nelle strutture di solidarietà alle donne perseguitate, producendo programmi di formazione e di stimolo culturale, a partire dalle scuole, percorsi educativi e formativi delle coscienze e delle personalità dei giovani. E’ auspicabile che entro brevissimo termine la Regione riempia di contenuti la legge 38/16”.

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“Pertanto, abbiamo depositato un’interrogazione, per sapere se il Governo Regionale ha previsto dei fondi a sostegno di progetti educativi per la realizzazione di azioni finalizzate a contrastare la cultura della sopraffazione nei confronti delle donne a partire dalle scuole”.