Per evitare la propagazione di un’epidemia di coronavirus che il sistema sanitario nazionale non ha mezzi e uomini per gestire, il governo ha “chiuso” in toto o quasi il Paese, facendo una sola richiesta ai cittadini: state a casa.

Ma evidentemente c’è qualcuno che il messaggio non lo ha ancora recepito. Fra Reggio Calabria e provincia, su 366 persone controllate in 53 sono state denunciate dai carabinieri per aver violato le prescrizioni. Più ligi i titolari dei locali.

Su 460 controllati, solo di uno i militari hanno proposto la chiusura per evidente violazione della norma sul contingentamento degli accessi. Secondo la nuova norma, per il mancato rispetto delle prescrizioni si rischia l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro, salvo che il fatto costituisca un reato più grave.