Una giornata di mobilitazione è stata proclamata per il 15 giugno a Vibo Valentia dalle sigle sindacali FAI CISL Calabria - FLAI CGIL Calabria - UILA Calabria a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro in agricoltura e dell'applicazione sul territorio della legge 199/2017 sul contrasto al caporalato nel settore agricolo.


«Temi di forte pregnanza per la nostra regione - dice il segretario generale dalla Uil Calabria, Santo Biondo - che affinché possano trovare uno svolgimento positivo nei loro contenuti, necessitano del sostegno di tutta la Calabria. La Legge 199/2017 è stata una conquista delle categorie confederali unitarie. Quello fissato dalla norma di contrasto allo sfruttamento del caporalato è un tema che ingloba sensazioni, sentimenti ed opinioni diverse».


Per Biondo il caporalato «è una tematica che si riflette direttamente su quella dell'immigrazione, argomento, quest'ultimo, che è tornato prepotentemente di attualità dopo l'insediamento del nuovo Governo e il gravissimo fatto di cronaca che si è registrato in Calabria nei giorni scorsi che ha segnato la morte del giovane sindacalista Soumaila Sacko venuto dal Mali per lavorare nei campi della Piana di Gioia Tauro. Un fatto di sangue che non può lasciarci indifferenti».


«La Calabria, in questo scenario, - spiega il segretario - è una regione fortemente interessata alla risoluzione di queste problematiche, perché è una delle porte d'ingresso di queste donne, di questi uomini e di questi bambini che affidano ad un barcone il loro destino. E il settore dell'agricoltura calabrese, fattore trainante e comparto d'eccellenza per l'economia regionale, non può essere accostato all'abominio dello sfruttamento dei caporali e ad atti intollerabili di xenofobia».