Durante il pomeriggio di martedì 28 febbraio scorso un uomo si è presentato alla Questura di Vibo Valentia sostenendo che alcuni suoi coinquilini gli avevano impedito di rientrare presso la loro abitazione.

A seguito della segnalazione una Volante si è recata sul luogo e uno delle persone presenti si è scagliata con violenza contro gli operatori, prima minacciando di colpirli con una bottiglia in vetro, poi con una sedia. Al tentativo di contenimento da parte degli operanti l’uomo ha reagito sferrando calci e pugni, aggredendoli violentemente.

Sul posto è poi giunto altro personale della Squadra Mobile, oltre a quello dell’Upgsp della Questura, tuttavia l’uomo, nonostante i molteplici inviti a desistere, ha continuato con la sua condotta violenta, sferrando anche un morso al polpaccio di uno degli operatori, che ha provocato lesioni risultate guaribili in 7 giorni.

Solo grazie all’efficace lavoro sinergico e coordinato degli uomini della Squadra Mobile con gli agenti della Squadra Volanti sono riusciti a mettere in sicurezza l’area e poi ad esplodere un singolo dardo, mediante la pistola a impulsi elettrici “taser”, che ha consentito di interrompere l’aggressione in corso e di procedere all’ammanettamento dell’uomo senza arrecargli alcuna lesione.

All’esito delle indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo veniva tratto in arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e, all’esito dell’udienza di convalida, veniva sottoposto alla custodia cautelare in carcere.