I mezzi furono utilizzati da un'impresa vibonese per i funerali di Salvatore Mancuso, ritenuto esponente di spicco del clan locale. Non erano stati restituiti alla società di leasing proprietaria, malgrado la ditta locataria avesse perso il possesso. Denunciati gli amministratori
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I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Vibo Valentia hanno sequestrato due auto funebri utilizzate da un'impresa vibonese in occasione delle esequie di Salvatore Mancuso, alias "U Zoppu", di 46 anni, indicato come esponente di spicco dell’omonima famiglia di 'ndrangheta di Limbadi, avvenute il 24 novembre 2018.
L’auto che trasportava il feretro nella Chiesa di San Pantaleone di Limbadi non riportava nessuna insegna pubblicitaria che consentisse di risalire all’impresa incaricata di eseguire il funerale.
Le successive indagini hanno permesso di accertare che l’impresa, in seguito individuata, utilizzava anche un secondo mezzo e che per entrambi era stata dichiarata la perdita di possesso dalla società di leasing proprietaria, in quanto la ditta locataria, nonostante la risoluzione dei contratti per il mancato versamento dei canoni dovuti, non aveva provveduto a restituirli.
I militari hanno denunciato gli amministratori dell’impresa funebre alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per il reato di appropriazione indebita e, contestualmente, hanno richiesto il sequestro preventivo dei mezzi, in quanto la loro libera disponibilità «avrebbe potuto aggravare le conseguenze del reato, procurando un ulteriore ingiusto profitto alla ditta locataria». Il Tribunale di Vibo Valentia, accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro preventivo, eseguito dai finanzieri.