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VIBO VALENTIA - Una serie di accertamenti dell’Ispettorato al Lavoro avviati nel 2012, sfociati in quello che potrebbe essere l’innesco di una slavina giudiziaria. Un sistema portato faticosamente a galla in seguito alle indagini di Polizia e Guardia di Finanza, coordinate dal pm della procura di Vibo Valentia Michele Sirgiovanni. Al centro della presunta truffa da 8milioni di euro, ci sarebbe l’illecita attribuzione di finziamenti e agevolazioni a favore di una società già al centro di una delicata vertenza sindacale che riguarda 90 dipendenti. Si tratta della Eurocoop Scarl, attiva sul territorio vibonese in diversi settori, incluso quello della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Una mina esplosa in seno al Dipartimento Lavoro della Regione, addetto all’erogazione dei fondi e all'accertamento della regolarità delle operazioni, con ripercussioni su altri enti locali, entrambi in stato di dissesto finanziario: il Comune e la Provincia di Vibo Valentia. L’operazione, denominata "Bis in Idem", ha numeri destinati, secondo gli inquirenti, ad aumentare e a generare altri filoni di inchiesta. Lo spreco di risorse pubbliche, per un valore di circa 8milioni di euro, ha portato all’esecuzione di 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari, 4 notifiche per altrettante eventuali interdittive e il sequestro del compendio aziendale riconducibile alla Eurocoop Scarl.
Gli indagati - Tra gli indagati gli ex presidenti dell’ente provinciale Gaetano Ottavio Bruni e Francesco De Nisi, gli ex sindaci di Vibo Valentia e Serra San Bruno, rispettivamente Francesco Sammarco e Raffaele Loiacono, il dirigente del Dipartimento Lavoro della Regione Bruno Calvetta, i funzionari Salvatore Luciano Zappulla, Antonio Michele Franco e Mario Nicolino. In carcere sono finiti invece il presidente del cda della società Eurocoop Scarl Claudio Martino Pellegrino, e i componenti del consiglio Simone Golino e Santo Romano. Manette anche per il dipendente Gerardino Garrì, per il dirigente della provincia di Vibo Antonio Vinci e il Vicario Concettina di Gesu. Domiciliari per le funzionarie della regione Anna Lucia Battaglia ed Elisa Mannucci. Stesso provvedimento per la dirigente della provincia Edith Macrì. Tra i 22 destinatari di avvisi di garanzia, anche l’ex dirigente regionale Michelina Ricca, l’ex funzionario Antonio Vadalà e gli addetti all’autorità di audit della regione Fernando Torchia e Raffaele Esposito.