Moudik viene dal Marocco. Ha cinquantaquattro anni e la sua vita, oggi, è in Calabria, a Vibo Valentia, in una casa di pochi metri quadri, con la pareti ammuffite, che condivide con la sua famiglia: sua moglie e cinque figli. Una casa sulla quale pende uno sfratto esecutivo. Ha sempre pagato l’affitto, ma il contratto è scaduto e il proprietario, legittimamente, rivuole il suo immobile. Moudik è in un limbo. Le sue due figlie più piccole, due gemelline dallo sguardo dolcissimo affette da un ritardo cognitivo, lo guardano soffrire. Lui ha la doppia cittadinanza, i suoi figli sono italiani a tutti gli effetti. 

È il primo in una graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare, ma di immobili disponibili non ce ne sono, pare. Tutti occupati, molti dei quali abusivamente. E questa famiglia che va avanti nella precarietà dei lavori saltuari, ma anche nell’onestà, rischia di finire in mezzo ad una strada. Lo sfratto avverrà il 9 maggio. Sua moglie non fa che piangere e non trova parole per esprimere il suo stato d’animo. Parla invece una delle sue figlie, con la semplicità e l’innocenza di una bambina. Chiunque possa e intenda aiutare questa famiglia può contattare la nostra redazione. Serve che le istituzioni – in primo luogo il Comune di Vibo Valentia - si facciano carico di questa situazione. Nel frattempo quest’uomo, sua moglie e i loro cinque figli hanno bisogno di un tetto sotto il quale stare.