VIDEO | Dall’inizio dell’anno sono stati eseguiti 62 controlli che hanno portato alla denuncia di 15 persone e a sanzioni per circa 170mila euro
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
È il primo bilancio del neonato reparto di Tutela agroalimentare di stanza a Messina, competente su quattordici province di Sicilia e Calabria. Il comandante Mauro Gazzi, affiancato dal comandante del Reparto tutela della Salute di Napoli Vincenzo Maresca e dal comandante del Reparto operativo di Vibo Valentia Luca Romano, l’hanno tracciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, nella sede dell’Arma vibonese di via Pellicanò.
«Il fine del reparto carabinieri tutela agroalimentare – ha spiegato il comandante Gazzi – è quello di andare a effettuare controlli nelle aziende per “insegnare il mestiere” dal punto di vista della normativa vigente, e nel caso in cui riscontriamo irregolarità diamo 30 giorni di tempo per mettersi in regola». Ciò consente di garantire il prosieguo dell’attività commerciale e tutelare la salute dei consumatori.
«A volte, dopo la sanzione - ha sottolineato il comandate Maresca – qualche chef stellato, dopo essersi messo in regola, ci ha pure ringraziati poiché adottava procedure non previste dal regolamento vigente».
Nel dettaglio sono stati illustrati i risultato dell’attività svolta dall’inizio dell’anno ad oggi.
In provincia di Vibo Valentia sono stati eseguiti sin dall’inizio del 2018, 62 controlli all’interno di strutture ricettive (villaggi turistici, bar, ristoranti), aziende agricole e cantieri edili, all’esito dei quali sono state denunciate 15 persone ed elevate sanzioni per 169.266,67 euro circa.
In particolare, per quanto attiene le violazioni in materia di tracciabilità degli alimenti, sono state sanzionate 7 imprese per un importo complessivo di 17.666 euro. Per quanto attiene, invece, il cattivo stato di conservazione, sono stati sequestrati 123 chili di alimenti ed elevate sanzioni per 19.000 euro.