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Con un question time in Parlamento rivolto al Ministro delle infrastrutture e trasporti, ho chiesto di sapere se il Governo intenda mantenere fede agli impegni presi, fissando una data certa per il ripristino della viabilità dell’autostrada A3. Sono passati 108 giorni dal crollo del viadotto Italia, che ha provato anche una dolorosa perdita umana, e la questione è urgente per un territorio che, segnato profondamente dalla crisi economico-occupazionale, vive grazie al turismo, unica vera bocca di ossigeno per la nostra Regione.
La Calabria, soprattutto in questo periodo dell’anno, non può essere tagliata fuori dal resto del Paese, privata di un asse stradale strategico anche per la vita della sua comunità (penso ai servizi collettivi, alle esportazioni produttive, alle attività dei porti e alle esigenzelavorative dei cittadini che spesso sono pendolari). Del Rio ha ricordato che la riapertura della viabilità sulla Salerno-Reggio, compromessa dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, “è subordinata al lavoro della magistratura” che dovrebbe decidere il dissequestro dell'area “riconsegnandola all'Anas per avviare i lavori di messa in sicurezza”.
Speriamo i tempi siano veramente celeri, ferma restando lamassima attenzione per la sicurezza dei cittadini. Il ministro ha poi elencato una serie d’investimenti rivolti al nostro territorio e al suo sistema viario, rispetto cui ho replicato sottolineando che degli 8 miliardi spesi per l'ammodernamento della Salerno-Reggio, alle aziende calabresi sono arrivati zero euro e anche gli operai impiegati nei cantieri provengono, per il 60% de casi, dal Nord.
Sarebbe il caso di tenere conto anche di questi aspetti non secondari, se si vuole sostenere la crescita del Sud, perché emblematici delle linee politiche nazionali. E’ urgente un confronto operativo efficace tra Governo, Istituzioni locali e Enti interessati per individuare un piano rapido di realizzazione del nuovo viadotto e la creazione di percorsi alternativi per la fase di transizione. Come?
Investendo, come promesso, nella sicurezza della viabilità secondaria, rafforzando il trasporto ferroviario e aereo, rivedendo il progetto della SS 19 perché sia attiva in modo permanente, quantificando i danni alle attività economiche calabresi dopo il crollo e prevendendo anche un ristoro.