Una mulattiera. E' quello che è diventata, per molti versi, la strada statale ss18 - Tirrena inferiore, con particolare riferimento al tratto che attraversa la costa tirrenica cosentina. Dopo quelli degli ultimi mesi, altri due rilevatori di velocità sono stati installati in questi giorni lungo la statale, precisamente a Diamante e a Fuscaldo. Il primo fa scattare i sensori al superamento dei 30 km/h, il secondo, invece, a 70.

I due dispositivi si aggiungono a quelli di Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo, Paola e San Lucido, e ai numerosi limiti di velocità imposti dalla cartellonistica installata lungo tutta l'arteria, che tra l'altro è l'unica che collega la costa.

Ecco dove sono i nuovi autovelox

Uno dei due autovelox è stato installato qualche giorno fa in prossimità della rotatoria costruita appositamente per consentire l'ingresso a un grosso supermercato di recente costruzione, che sorge a ridosso della ss18 nel territorio di Cirella, frazione di Diamante. Il limite di velocità è di 30 km/h e il dispositivo è già attivo. L'altro è stato installato a Fuscaldo, tra le progressive chilometriche 309+00 e 310+500. Qui il limite è di 70 km/h e l'apparecchio elettronico andrà in vigore dalla mezzanotte del 19 agosto prossimo.

Più autovelox, meno incidenti?

Il motivo ufficiale che spinge i Comuni a installare gli autovelox è senz'altro la sicurezza. Nel caso di Diamante, poi, è stata una scelta obbligata proprio a causa dei ripetuti sinistri stradali che si sono verificati nell'area della rotatoria, soprattutto di notte. Ma l'installazione dei rilevatori di velocità è senz'altro anche un modo per fare cassa. I soldi ricavati dalle multe servono, in teoria, a curare la manutenzione delle strada e renderle più sicure. La cronaca, però, ci racconta un'altra versione dei fatti. L'installazione dei tutor, che possono controllare solo un breve tratto di strada, non evita affatto gli incidenti lungo la ss18.

L'arteria è stata progettata e costruita nel secolo scorso e presenta una carreggiata molto stretta, costellata di curve, che non consente un andamento veloce o il sorpasso, altrimenti si rischia un frontale. L'asfalto, poi, diventa viscido con due gocce di pioggia. Sembra chiaro che il tratto di strada della ss18 che costeggia il litorale tirrenico dovrebbe subire degli ammodernamenti, qualora si volesse mettere davvero in sicurezza gli automobilisti, ma la politica non sa fare di meglio e così pensa bene di mettere una toppa vessando ulteriormente gli automobilisti.

Basti pensare che, ad oggi, per percorrere un tratto di circa 100 chilometri, come quello che va, ad esempio, da Tortora ad Amantea, ci si impiega due ore. Per chi vive e lavora lungo la costa tirrenica, questo rappresenta un problema serio. Problema che, quasi certamente, come gli altri resterà senza una soluzione.