La decisione improvvisa del ministro Piantedosi ha gettato nello sconforto i parenti delle vittime che vogliono riportare in patria i propri cari. Ma senza salme da omaggiare nel Palasport, per il Governo non ci sarà l’imbarazzo di arrivare a Cutro una settimana dopo Mattarella (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il ministero dell’Interno, quindi sempre Matteo Piantedosi, ha deciso di trasferire immediatamente le salme dei migranti morti al cimitero musulmano di Bologna. Una decisione che ha colto di sorpresa i parenti delle vittime, che da giorni hanno raggiunto la Calabria da numerosi paesi europei, in prevalenza dalla Germania, per piangere i propri morti e organizzare il trasferimento dei feretri nei Paesi d’origine. Operazione non facile, soprattutto per chi è originario dell’Afghanistan, ma che era stata avviata sotto la supervisione della Prefettura di Crotone. Comprensibile, quindi, la disperazione di chi nel naufragio ha perso figli, madri, padri, e ora vede anche sottrarsi la possibilità di seppellire i propri cari in patria.
Il Viminale per ora ha dato una spiegazione claudicante alla sua decisione, affermando che il trasferimento è solo «una soluzione provvisoria e non definitiva, presa per dare immediata dignità alle salme». Ma di certo questa decisione, salvo un clamoroso effetto boomerang, alleggerirà il contesto ambientale nel quale è attesa Giorgia Meloni, che giovedì presidierà a Cutro un Consiglio dei ministri straordinario.
Niente più bare nel Palamilone significa nessun obbligo di omaggiare i morti di questa sciagura con una presenza fisica davanti ai feretri allineati. Dopo l'immagine iconica del Presidente Sergio Mattarella, immobile e silenzioso dinanzi alle bare una settimana fa, immaginare la premier e i suoi ministri fare la stessa cosa giovedì, significherebbe rendere ancora più evidente il ritardo dell’Esecutivo. Una situazione politicamente imbarazzante soprattutto per Piantedosi e l’altro Matteo di governo, il ministro alle Infrastrutture, Salvini.
Sit-in a Crotone | Il Viminale decide il trasferimento a Bologna delle salme, protesta dei parenti: «Restituiteci i nostri morti»
Niente più bare allineate sul parquet del palasport di Crotone significa anche ridurre notevolmente la presenza di familiari delle vittime a Cutro in occasione del Cdm, con un ulteriore vantaggio in termini di contesto ambientale meno insidioso.
Insomma, c’è il dubbio che la decisione del Viminale, più che rispondere a una concreta esigenza operativa sia stata confezionata su misura per limitare i danni di una trasferta calabrese carica di incognite politiche per la premier Meloni.