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Sono due le “piazze” calabresi in cui oggi si chiederà verità e giustizia a due anni dalla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano rapito e torturato a Il Cairo. Hanno risposto all’appello della sezione italiana di Amnesty International, l’Università della Calabria e Palmi, teatro dell’adesione ad un’iniziativa nazionale che ovunque mobilita cittadini e associazioni che chiedono al governo italiano di fare piena luce sul caso.
Alle 13, sul ponte Bucci dell’Unical, è programmato un flash mob organizzato dal nascente gruppo Amnesty di Cosenza, mentre a Palmi il concentramento è previsto alle 19.41 a piazza Primo Maggio. Proprio a quest’ora, che coincide con l’ultimo momento in cui due anni fa fu visto vivo il giovane friulano, in tutt’Italia verranno accese le candele che sono diventate il simbolo della denuncia forte che si leva verso i governi egiziano ed italiano. Alla mobilitazione, tra gli altri, ha aderito anche la Federazione nazionale della stampa.