La sfida è quella di andare oltre la giornata simbolica di avvio della vaccinazione e di procedere speditamente alla somministrazione del trattamento su larga scala.

Ancora un decesso

L’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha le idee chiare sul cronoprogramma da seguire, per contenere il rischio di contagio da coronavirus a cominciare proprio dal presidio dell’Annunziata dove nelle ultime ore si è registrato l’ennesimo decesso: a perdere la vita un 62enne di San Giorgio Albanese.

Lavorare sodo

«L’indicazione è quella di lavorare sette giorni su sette per sei ore al giorno – spiega Lucio Marrocco, dirigente della Unità operativa di prevenzione e protezione ambientale – Il nostro è un punto di vaccinazione ospedaliero. Per cui qui somministreremo le dosi a coloro che, a qualsiasi titolo, afferiscono all’ospedale, compresi fornitori o personale esterno delle pulizie e della cucina. La priorità sarà garantita alle categorie a rischio, determinate da criteri quali età, massa corporea, patologie broncopolmonari e cardiovascolari pregresse».

Miracolo della scienza

Lucio Marrocco ha anche reclutato i volontari per le prime trenta iniezioni: «Chi opera nei reparti Covid ha avuto la precedenza. Ma nell’elenco ho inserito anche un farmacista a testimonianza della fiducia in questo vaccino. Per me si tratta di un miracolo della scienza: mettere a punto un vaccino in undici mesi è stato straordinario». Ecco l’intervista