Il sequel della paradossale situazione che sta tenendo banco a Reggio Calabria in merito alla vaccinazione degli over80 andata completamente in tilt, si registra nel pomeriggio. Abbiamo monitorato l’andamento della vaccinazione al Consiglio Regionale e se già dalle prime ore del mattino si creano assembramenti per la mancata programmazione degli appuntamenti, il pomeriggio, invece, è calma piatta. Un’evenienza che, se analizzata attentamente fa emergere, ancora una volta, come sia solo una questione di metodo a mancare.

Basti pensare che l’equipe dell’Asp selezionata per questo percorso vaccinale presta servizio al Consiglio Regionale dalle 8.30 del mattino alle 20 la sera. Accade che la mattina si crei il caos con assembramenti di centinaia di persone mentre il pomeriggio gli operatori sono inattivi. Questa piccola parentesi per dimostrare come, se come accade nel resto d’Italia, si fissano degli appuntamenti in orari prestabiliti sfruttando tutte le ore a disposizione e non solo quelle mattutine, il quadro desolante a cui abbiamo assistito in questi giorni verrebbe meno e gli anziani non sarebbero costretti a ore di fila estenuanti ma si presenterebbero all’orario prestabilito e nel giro di pochi minuti, quelli necessari alla vaccinazione e l’attesa post somministrazione, potrebbero rientrare a casa in sicurezza.

Le domande sorgono spontanee: ma perché si è dovuti arrivare a tanto se ci sono tutti i presupposti per effettuare un percorso lineare e sicuro? Perché non smistare le prenotazioni in tutto l’arco della giornata evitando agli anziani reggini di doversi affannare per trovare un posto nella lista di fortuna improvvisata dal primo arrivato? Perché non è ancora entrato in funzione il programma di Poste Italiane che eviterebbe tutto questo?