Al banco di prova organizzativo la Calabria si scopre totalmente impreparata. E cartina da tornasole ne è l'attuazione del piano vaccinale che sta progressivamente facendo emergere sui territori una disorganizzazione diffusa. Solo oggi la Regione - e a distanza di due mesi dal varo del primo piano vaccinale - ha attivato il sistema di prenotazione online realizzato da Poste Italiane per regolare la somministrazione dei sieri sulla base della priorità accordata alle singole categorie. 

La nota

La Protezione civile ha diramato questa mattina una nota a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi per comunicare l'avvio del servizio di prenotazione dei vaccini online. Sarà cura delle aziende comunicare i punti vaccinali di propria competenza e inserire all'interno del sistema una agenda con un cronoprogramma operativo. Ma a poche ore dall'attivazione del nuovo sistema, già infuria la polemica.

Scoppia la polemica

La comunicazione che annuncia l'avvio del sistema informatizzato - sia sul sito istituzionale che nella nota diramata alle aziende - ad esempio non chiarisce quali siano al momento le categorie nello specifico che possano farne utilizzo. L'ultimo aggiornamento al piano vaccinale varato dal commissario ad acta, Guido Longo, indica tra le fasce di priorità da sottoporre a vaccinazione: over 80, forze dell'ordine, soggetti estremamente vulnerabili e personale scolastico. Nel frattempo, però e senza ovviare all'aggiornamento del piano lo stesso commissario ha dato mandato alle aziende di somministrare il siero anche al personale degli uffici giudiziari e delle prefetture.

Sistema fuori controllo

Tuttavia, le vaccinazioni per alcune di queste categorie sono già in corso e organizzate senza alcun sistema di prenotazione telematico. Ad esempio, l'immunizzazione degli ultraottuagenari sta avvenendo in collaborazione con i medici di medicina generale sulla scorta della sottoscrizione di un accordo regionale che non prevede l'uso della piattaforma di Poste Italiane ma la chiamata da parte delle segreterie dei medici ai propri assistiti, dopo aver stilato un elenco degli aventi diritto. Anche la vaccinazione delle forze dell'ordine, così come i soggetti fragili e il personale degli uffici giudiziari e delle prefetture è iniziato ma sulla base di una organizzazione interna alle singole aziende.

Informazioni contrastanti

E già i medici di medicina generale lanciano l'allarme per la ridda di informazioni contrastanti divulgate dalle istituzioni che rischia di generare ancor di più spaesamento nella popolazione. Tra numeri verdi attivati sui singoli territori, chiamate dalle segreterie degli studi medici e adesso anche l'attivazione del sistema di prenotazione online la confusione è più totale. Si continua a procedere in ordine sparso e in assenza di una cabina di regia regionale capace di rimettere ordine in un sistema ormai frammentato.

Disparità di trattamento

In provincia di Catanzaro inizia a crescere la tensione sociale determinata dall'avvio delle somministrazioni dei vaccini agli over 80 solo all'interno delle unità complesse di cure primarie. Una circostanza che sta provocando una disparità di trattamento tra gli anziani assititi nelle unità aggregate - che hanno per la gran parte ricevuto già la prima dose - e quelli assistiti dagli studi medici singoli ai quali non sono stati ancora consegnati i vaccini. Una situazione di caos totale che rischia a breve di diventare ingestibile.