La denuncia del sindaco del centro del Cosentino Cennamo che chiede l'intervento dell'Asp: «Bisogna dare risconto sulla consegna delle seconde dosi. La situazione di incertezza è diventata insostenibile»
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Sono trascorsi oltre 21 giorni dall’inizio della campagna vaccinale a Cetraro, la prima somministrazione per oltre 400 over 80 è stata inoculata lo scorso 3 marzo ma, ad oggi, «non è dato sapere quando verrà iniettata la seconda dose- riferisce il sindaco Ermanno Cennamo-. Nessuno risponde, è inaccettabile».
L’appello al Commissario Asp
La cittadina tirrenica è stata tra i primi comuni a dare disponibilità per allestire un centro vaccinazione a totale carico dell’ente e lo ha fatto grazie alla disponibilità dell’associazionismo, dei volontari e dei medici di base che si sono spesi senza riserve per i loro assistiti, coordinando anche le prenotazioni di concerto con l’amministrazione comunale. Tanti sforzi, al fine di garantire l’immunizzazione degli ottuagenari del territorio, che però ora rischiano di essere dispersi. Da qui l’appello del sindaco al commissario Provinciale dell’Asp, Vincenzo La Regina : «Chiedo di voler celermente dare risconto sulla consegna delle seconde dosi –scrive il sindaco-. La situazione di incertezza è diventata insostenibile. I nostri anziani, superando tante difficoltà, hanno aderito alla campagna vaccinale in un clima di cooperazione, per il bene dell’intera comunità. Meritano risposte e rispetto». Risposte che, ad oggi, tardano ad arrivare.
L’importanza della seconda dose
L’importanza della seconda dose è ormai chiara a tutti: la produzione delle cellule T (globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infettate da virus) avviene soltanto con la somministrazione della seconda dose, il cosiddetto booster. Un modo di riesporre il corpo agli antigeni e far sì che vengano prodotte armi difensive più durature e di qualità migliore. Una consapevolezza che nutre il grido d’allarme che cresce nel territorio.