VIDEO | Richiami disponibili per soggetti over 80, persone fragili e ospiti di case di riposo e residenze per anziani. Intanto l'obbligo del green pass fa salire il numero delle prime somministrazioni (ASCOLTA L'AUDIO)
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Luigi Ruffolo, 80 anni di Mendicino, detiene un piccolo record: è stato il primo anziano a vaccinarsi nel locale centro di somministrazioni allestito nella chiesa di San Pietro ed è stato anche il primo a ricevervi la terza dose, nell’ambito della campagna di richiamo avviata dall’Asp in tutta la provincia di Cosenza.
Destinatari del trattamento sono appunto gli over 80, i soggetti fragili, gli ospiti di case alloggio e residenze assistenziali per anziani e più in generale, coloro che non abbiano sviluppato un numero di anticorpi sufficiente ad attivare un’adeguata protezione dai sintomi più gravi del Covid 19.
Non rimandiamo indietro nessuno
«Le prenotazioni in piattaforma sono aperte ma non obbligatorie – spiega il direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria Martino Rizzo – Gli aventi diritto alla terza dose possono scegliere telematicamente il luogo, la data e l’orario più comodo, ma nessuno sarà rimandato indietro, per cui ci si può presentare anche liberamente per sottoporsi al trattamento. Il farmaco impiegato è il Pfizer oppure il Moderna. Entro pochi giorni estenderemo anche agli over 60 la facoltà di sottoporsi alla terza dose. Potranno riceverla coloro che avevano concluso il primo ciclo vaccinale almeno sei mesi prima, anche se questo termine non è rigido e può dipendere dalla capacità dell’organismo di sviluppare gli anticorpi».
Crescono le prime dosi
Nel frattempo si è registrato negli ultimi giorni un lieve incremento delle richieste di prime dosi, in coincidenza con l’introduzione dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro. Nel complesso i numeri sono abbastanza soddisfacenti e vicini alla media nazionale. In particolare nel cosentino è stato vaccinato l’85 percento degli over 80, l’84 percento delle persone di età compresa tra i 70 ed i 79 anni, l’80 percento delle persone di età compresa tra i 60 ed i 69 anni. Per quanto concerne la categoria delle persone di età compresa tra i 50 e i 59 anni, circa il 70 percento si è sottoposto al trattamento, mentre in virtù dell’impennata degli ultimi giorni, un ulteriore dieci per cento ha ricevuto la prima dose ed è in attesa della seconda. In maniera analoga la categoria di età compresa tra i 40 ed i 49 anni è vaccinata al 65 percento e un ulteriore dieci percento è fermo alla prima somministrazione. Infine ad oggi risulta vaccinato con due dosi il 64 percento dei soggetti tra i 12 ed i 39 anni. Un ulteriore sette percento ha ricevuto almeno la prima iniezione.