Stamani il prefetto Michele Di Bari ha reso noti i dati dei 37 servizi di contrasto pianificati per contrastare il fenomeno degli animali vaganti
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«I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti; è stato fatto un lavoro enorme e soddisfacente, da parte di tutti i soggetti istituzionali preposti e continueremo a svolgerlo». Così il prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, a margine della conferenza stampa indetta per tracciare il bilancio sulle attività di contrasto del fenomeno degli animali vaganti. Le cosiddette “vacche sacre”, simbolo dello strapotere criminale delle famiglie mafiose ma, anche pericolo per la salute dei cittadini e l’incolumità pubblica. Stamani il Prefetto ha reso pubblici i dati delle operazioni che hanno visto impegnati, oltre alle forze dall’ordine anche i veterinari dell’Asp e i tiratori dell’ente “Parco Aspromonte”.
Nei primi otto mesi del 2018 in tutto sono stati 183 i bovini catturati e abbattuti e 37 i servizi pianificati nelle zone interne della Piana di Gioia Tauro, tra Cittanova, Terranova Sappo Minulio, Molochio, San Giorgio Morgeto, Polistena, Taurianova, e della Locride, tra Bova, Ardore, Pazzano, spingendosi fino all’area dello Stretto tra Santo Stefano in Aspromonte, San Roberto e Reggio Calabria. A causa dei ripetuti danni alle colture e delle frequenti situazioni di rischio per la sicurezza stradale e per l’incolumità pubblica, provocati da migliaia di bovini vaganti, la Prefettura ha pianificato diverse iniziative operative per contrastare questo fenomeno, divenuto negli anni “emblema” delle prevaricazioni esercitate cosche di ‘ndrangheta. Nello specifico è stato istituito, presso la Questura reggina, un gruppo tecnico interforze, costituito anche dai sindaci dei comuni interessati, e deputato al coordinamento tecnico delle attività programmate.
Questo gruppo interforze ha organizzato e pianificato controlli preventivi e di vigilanza sui vari territori, eseguito accertamenti alle aziende zootecniche e agli impianti di allevamento ed infine ha compiuto mirate operazioni di individuazione, narcotizzazione e cattura dei bovini nonché di profilassi sanitaria e di sicurezza della filiera agroalimentare.
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