Tutti sono accusati di avere praticato tassi usurari su un finanziamento di mutuo fondiario contratto da una famiglia di imprenditori agricoli e negoziato nel 2002
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Sono accusati di avere applicato tassi usurari ad alcuni imprenditori agricoli. Per questo motivo otto tra dirigenti ed ex dirigenti della Banca credito cooperativo di Cittanova sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale di Palmi. La decisione è stata presa nella mattinata di oggi dal giudice dell’udienza preliminare Barbara Borelli, che ha accolto la richiesta da parte della procura diretta da Ottavio Sferlazza.
Gli imputati
Gli imputati chiamati a affrontare il processo sono Carmelo Carbone, Francesco Morano, Antonio Caricola, Rocco De Masi, Rocco Rao, Antonio Sergi, Antonio Spagnolo Muratori, Alessandro Terranova. Per loro, il dibattimento si terrà davanti al collegio del tribunale di Palmi. L’unico ad avere scelto il rito abbreviato è Massimo Accurso, ex dirigente della Bcc di Cittanova difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Giovanni Piccolo, assolto dal giudice per l’udienza preliminari Barbara Borelli. Accurso, quindi, esce dal processo grazie alla decisione presa dal gup questa mattina.
L'accusa
Secondo l’ imputazione formulata dalla procura di Palmi è che tutti, nell’esercizio dell’attività bancaria e di intermediazione finanziaria, si facevano promettere da Giacomo Luccisano, Rosa Pentimalli, e da Michele e Antonio Luccisano, obbligati in solido, tutti costituiti parte civile nel procedimento, interessi usurari, poi in parte corrisposti, attraverso la stipulazione di un contratto di finanziamento di mutuo fondiario, negoziato in data 23 maggio 2002. Un finanziamento concordato di 880mila euro al quale sarebbero stato applicato un tasso di interessi annuo pari al 6.050% e tasso di mora pari al 3% in più del tasso contrattuale in vigore al momento della mora.