Si tratta di due coniugi. L’uomo si avvaleva della moglie al fine di prestare importanti cifre in denaro contante a persone in gravissima difficoltà economica
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Due coniugi sono stati arrestati nel Reggino per i reati di usura ed esercizio abusivo del credito nell'ambito degli sviluppi delle indagini sfociate nell'operazione “Prima alba bis” del gennaio 2019. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Oppido Mamertina e dai militari della Guardia di Finanza, Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Palmi. Gli arrestati sono Giuseppe Managò, 47 anni, imprenditore agricolo, e della moglie Maria Calipari, di 43. L’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Palmi, ha previsto la custodia cautelare in carcere per l'uomo e la misura cautelare degli arresti domiciliari per la consorte.
L’attività investigativa avrebbe permesso di verificare che Managò, già detenuto in carcere per tentata estorsione nell’ambito dell'operazione “Prima Alba”, si avvaleva della moglie al fine di prestare importanti cifre in denaro contante a persone in gravissima difficoltà economica, pretendendo da rate mensili di restituzioni del premio capitale con interessi più o meno fissati nel tasso del 20% annuo. È stato anche disposto il sequestro preventivo di un importo totale di 20mila euro. L’uomo sarebbe, secondo le risultanze dell’attività d’ indagine, il prosecutore di una "tradizione di famiglia" ventennale nell'attività di esercizio abusivo del credito.