Gambizzato per un debito non saldato di 190 euro. I carabinieri della Compagnia di Locri hanno chiuso il cerchio attorno all’agguato avvenuto il 29 febbraio scorso a Sant’Agata del Bianco. Vittima della gambizzazione Stefano Nicita, 44enne del posto, attinto con due colpi di arma da fuoco nella centralissima piazza del Popolo. I militari questa notte hanno tratto in arresto il mandante e l’esecutore materiale del ferimento. Si tratta di Francesco Raschillà, classe ’79, agente assicurativo di Africo ma operante a Bianco, e Raimondo Salvatore Modafferi, 28enne di Africo. «L’attività investigativa non è stata facile – ha spiegato il capitano della compagnia di Bianco Ermanno Soriano nel corso della conferenza stampa - a causa della reticenza della vittima, che ha fornito in un primo momento dichiarazioni fuorvianti agli investigatori». Dalle analisi effettuate sul suo smartphone sono emerse conversazioni via chat e diverbi con Raschillà circa il saldo di alcune pratiche assicurative. «Le gambizzazioni, gli incendi e questa diffusione di atti intimidatori - ha riferito il procuratore di Locri Luigi D’Alessio - non sono segnali di una assenza delle forze dell'ordine, ma sintomi di un certo nervosismo».

 

Ilario Balì