Sono passati 25 anni dal giorno in cui Nicholas Green venne colpito nel corso di una sparatoria, mentre viaggiava con i genitori, sulla Salerno – Reggio Calabria. Era il 1994.

Fu l’inizio di una rivoluzione, dolorosissima per Maggie e Reginald, ma determinante per milioni di persone che da quel giorno capirono che se gli organi del piccolo non fossero stati donati sarebbero finiti semplicemente chiusi in una bara.  

 

La vita sepolta al posto della morte. I Green rifiutarono questa idea, e così, grazie al dono di Nicholas, sette pazienti italiani videro una nuova alba.

Da allora la rivoluzione non si è fermata, anzi. Il cosiddetto «effetto Nicholas» è stato quantificato nel passaggio da una media di 6,2 donazioni per milione di abitanti a ben 23,1 in una ventina d’anni: una cosa mai vista che resiste e persiste e, nonostante il passare del tempo, tocca ancora l’anima.

 

Resta comunque ancora tanto da fare, ed è proprio da questa consapevolezza che ha preso le mosse lo spot realizzato da Diemmecom che edita le testate del Network LaC: un modo semplice per ricordare un bambino di soli sette anni che la propria vita l’ha dovuta vivere attraverso gli altri, ma anche un modo per tributare un sincero ringraziamento a nome di tutti e di tutta la Calabria per come non era mai stato fatto.

 

Perché quello dei Green resta un «bellissimo esempio di solidarietà e generosità», come ha voluto rimarcare il presidente dell’Unicef Italia Francesco Samengo, che ha inoltre voluto «condividere l’apprezzamento per la campagna di sensibilizzazione ‘Per Nicholas’ che LaC News 24 sta portando avanti per ricordare l’anniversario». «Una tragedia - le sue parole - che ha spezzato la vita di un bambino e di una famiglia, che ha scosso la nostra regione e tutta l’Italia. Un drammatico avvenimento che si è trasformato, grazie alla straordinaria forza e dignità dei genitori di Nicholas, in un bellissimo esempio ed ha trasmesso a tutti noi un messaggio di amore e speranza».