Lista Athena-Rèf e Azione Universitaria denunciano l'assegnazione di un dottorato di ricerca alla figlia di un docente che presiede anche il Consiglio di amministrazione della società che cofinanzia il corso
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C'è una duplice denuncia pubblica delle associazioni studentesche dell'Università della Calabria, Lista Athena-RèF e Azione Universitaria, relativa ad un presunto caso di familismo nell'assegnazione di un dottorato di ricerca per l'Anno Accademico 2022/2023 per il corso di Teoria e prassi del diritto. È risultata vincitrice Maria Rita Maiolo la quale, scrive Riccardo Latella, Consigliere d’Amministrazione e membro del movimento Athena-RèF, «risulta essere la figlia del professore Mario Maiolo, professore associato in forza al Dipartimento di Ingegneria Ambientale e presidente del Consiglio di Amministrazione della Green Home s.c.ar.l. società che cofinanzia il corso. Nel Comitato Tecnico Scientifico inoltre - aggiunge Latella - è presente Patrizia Piro, Pro-Rettrice dell’Università della Calabria. Un membro della commissione giudicatrice per l’assegnazione del Dottorato, nello specifico la docente Mariastella Amisano, è presente anche nel CTS della suddetta azienda».
Credibilità a rischio
Le preoccupazioni espresse dall'esponente di Lista Athena-RèF viene condivisa anche da Azione Universitaria. In particolare in una nota, interviene Mario Russo, membro del Consiglio Nazionale degli studenti e che ha già ricoperto la carica di Senatore Accademico all'ateneo di Arcavacata. «Intendo, nel pieno esercizio del mio mandato, dare forza e voce a quelli che, a mio avviso, sono legittimi dubbi provenienti dai rappresentanti degli studenti – ha affermato – e ritengo opportuno che il Magnifico Rettore ed il Consiglio d’Amministrazione forniscano, quantomeno ai rappresentanti degli studenti, se non all’intera opinione pubblica, una dichiarazione che supporti la dubbia legittimità di questa deliberazione, al fine di non minare credibilità e onorabilità delle istituzioni e del mondo dell’Università e della Ricerca».
Massima attenzione
Mario Russo aggiunge: «Questo intervento non venga letto come inquisitorio o giustizialista, perchè chi scrive crede fortemente nel merito e nel fatto che non può essere un cognome pesante a precludere importanti possibilità ma quello che preoccupa nel caso di specie è la singolare coincidenza tra cofinanziamento, composizione della commissione giudicatrice e vincitrice. Si terrà alta l’attenzione anche su questi temi perchè diventi centrale la discussione su un turnover sano e sostenibile nel mondo accademico, per garantire la partecipazione dei giovani laureati al progresso sociale e tecnologico del nostro Paese – conclude il consigliere nazionale - tenendo dritta la barra su etica, legalità e merito, anche nel solco dei primi indirizzi del nuovo Governo».
Vincitrice perché unica idonea
Per dovere di cronaca va tuttavia sottolineato che Maria Rita Maiolo è risultata l'unica partecipante idonea al bando che aveva messo a concorso complessivamente cinque posti, tanto da costringere l'Università della Calabria a riaprire i termini della procedura. In seconda battuta sono risultati idonei in sei e, sulla base della graduatoria stilata dalla commissione esaminatrice, ai primi quattro sono state assegnate le ulteriori borse di studio disponibili.