FOTO-VIDEO | Nel convegno che si è tenuto a Rende, Arma e Università hanno dato immediato seguito alla lettera di intenti che sancisce ufficialmente la sinergia istituzionale finalizzata allo studio e alla tutela del mare calabrese (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il primo convegno Educare per Amare ha attirato un folto numero di studenti in platea e ha fatto seguito alla storica firma della lettera d’intenti tra l’Arma dei Carabinieri e l’Unical, che ha la finalità di programmare gli interventi necessari per la cura dell’ambiente marino.
In prima fila il prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, il procuratore Mario Spagnuolo, il nuovo questore Michele Spina, il comandante della Legione Calabria dei Carabinieri Generale Pietro Salsano, il comandante provinciale dei carabinieri Agatino Saverio Spoto e il comandante provinciale della Guardia di finanza Francesco Masci. Con loro anche Domenico Maduli e a Maria Grazia Falduto, rispettivamente presidente e direttore generale del gruppo Pubbliemme-Diemmecom.
L’evento è stato moderato dalla giornalista di LaC News24 Francesca Lagoteta. Ad aprire i lavori, invece, il direttore del gruppo LaC News24 Pier Paolo Cambareri, a seguire i saluti del professore Francesco Valentini, del generale Pietro Salsano e del professore Giuseppe Passarino.
La soddisfazione del gruppo Pubbliemme-Diemmecom
«Educare per Amare parte oggi e rappresenta l’incontro di vari istituzioni di altissimo livello - ha sottolineato il presidente Domenico Maduli -. Il progetto prende luce per istruire i giovani, ovvero gli adulti di domani. Ma serve anche per rieducare gli adulti di oggi».
Il direttore generale Maria Grazia Falduto ha evidenziato come spingere i ragazzi ad amare il mare e il nostro ambiente passi anche dall’informazione. «Ecco perché è importante la divulgazione di tutte le attività condotte delle autorità che tendono a valorizzare importanti risorse - ha detto -. La Calabria è la regione con la più vasta varietà e tipologie di spiaggia: valorizzarle è la chiave di sviluppo nostro territorio».
Cambareri: «Diemmecom farà da ponte»
«In occasione della firma della lettera di intenti sono stati sottolineati unione e sinergia - ha rimarcato il direttore Cambareri -. Diemmecom farà da ponte in questo importante progetto. Con il nuovo format targato LaC Tv, che si chiamerà Blu Calabria - I parchi marini, ci poniamo ambiziosi obiettivi. Sarà un lungo ed entusiasmante viaggio alla scoperta delle aree marine protette. Vogliamo discutere di ambiente e di tutela del mare, perché ci poniamo il problema della Calabria che lasceremo alle generazioni che oggi sono qui ad ascoltarci».
La tutela del mare di Calabria
Francesco Valentini, coordinatore della commissione Ricerca e Terza missione del Senato accademico, ha portato i saluti del Magnifico Rettore dell’Unical Nicola Leone che poco prima aveva sottoscritto la lettera di intenti con l’Arma dei Carabinieri. «Ritengo fondamentale questo accordo perché i contorni di tale collaborazione scientifica sono di un’importanza enorme - ha detto -. È un accordo siglato a 360 gradi tra le due istituzioni e questo la dice lunga sulla volontà di cooperare su un tema così pregnante quale la tutela e la valorizzazione del mare calabrese».
Emilio Sperone, professore di Zoologia marina al corso di Biodiversità e Sistemi naturali, indirizzo Scienze del mare, ha sottolineato come lo stato generale delle acque calabresi stia attraversando un periodo di crisi. «La causa - ha precisato - sono fattori naturali, come ad esempio l’aumento della temperatura, e fattori antropici, quali la pesca industriale e l’inquinamento, che amplificano i primi. Cosa possiamo fare? Ricerca innanzitutto, perché è la chiave di volta che ci permette di comprendere meglio l’argomento trattato. Poi credo che siano fondamentali attività come queste di oggi, perché si veicolano informazioni scientifiche esatte. I nostri mari hanno una grandissima ricchezza, ospitano animali e vegetali di un fascino radicato nel tempo. Ma tale ricchezza è a serio rischio a causa del surriscaldamento dei mari che genera l’arrivo di specie aliene che mettono a repentaglio l’ecosistema e anche la salute umana. Questo fenomeno, insieme alla pesca eccessiva condotta a largo, impoverisce i fondali dei grandi predatori».
Elvira Brunelli, docente di Tutela ambientale e salvaguardia della pesca fa riferimento invece ad «una pesca sostenibile, testimone di un cambiamento che salvaguardi un comparto produttivo così importante per Calabria». «Ho introdotto l’ittiturismo e la pesca-turismo a sostegno dei nostri pescatori - ha aggiunto -. I sistemi per intervenire sono svariati, ma l’azione delle forze dell’ordine è cruciale per contrastare la pesca illegale».
A centrare l’argomento sulla tutela ambientale, il mondo sommerso e i rischi di inquinamento da microplastiche, sono stati anche i professori Radiana Cozza e Mauro La Russa. Il tenente colonnello Luca Falcone ha spiegato come e con quali tecnologie lavorano i reparti subacquei dei carabinieri, mentre l’ultima parte del convegno è stata affidata ai docenti Rocco Dominici e Giuseppe Cianflone che hanno fotografato i rischi derivanti dall’erosione costiera. Prima dei saluti finali, ai professori Michela Ricca e Adriano Guido è toccato chiudere nel segno della grande bellezza, quella archeologica e naturalistica di un mare che da oggi è un po’ più protetto.