Il 19enne selvaggiamente picchiato a Praia a Mare nella notte del 11 luglio scorso è stato ospite della quarta edizione di "Mare e disabilità: uno sguardo a nuovi orizzonti", nell'ambito del progetto di inclusione "Diversi perché unici", che si è tenuto ieri al porto di Cetraro. La presenza di Luca (nome di fantasia, ndr) è stata fortemente voluta dal presidente dell’associazione "Ets Calcia l’Autismo", Luigi Lupo, e dalla gemellata associazione “Teniamoci per mano” di Franca Parise, che ha sede proprio a Praia a Mare. Alla manifestazione hanno partecipato altre persone disabili, alcune delle quali accompagnati da propri genitori.

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Solidarietà e vicinanza

Come rivelato da LaC News24, il ragazzo, 19enne con disabilità, è stato brutalmente picchiato nel cuore della notte da almeno due coetanei di origini campane fuori dal cancello della casa in cui sta trascorrendo le vacanze con i suoi cari, presumibilmente per una frase rivolta pochi minuti prima a una giovane. La notizia ha suscitato rabbia e sgomento e la città di Praia, a modo suo, si è stretta attorno al giovane mostrargli vicinanza e solidarietà, mentre il presidente Luigi Lupo, da sempre impegnato nelle battaglie sociali, ha pensato bene di invitarlo all'evento già in programma a Cetraro.

«Abbiamo fortemente voluto ospitarlo sulle imbarcazioni - dichiara Lupo - per poter dare un forte segnale di fattiva solidarietà vicinanza e di respingere al mittente ogni episodio di violenza e intolleranza soprattutto nei confronti delle persone più fragili e indifese. Sperando che “Luca” possa dimenticare al più presto questa brutta esperienza a fine giornata era felice e soddisfatto della bella esperienza in barca a vela ma soprattutto della solidarietà e condivisione che si è creata ieri e Cetraro intorno a lui».

Una giornata all'insegna dell'inclusione

Quello che è accaduto lo spiega lo stesso Lupo in un breve comunicato: «Accompagnati dai propri genitori, l‘evento inclusivo ha visto la partecipazione di tanti ragazzi e ragazze con spettro autistico dove si sono aggiunti altri ragazzi con altre disabilità intellettive e fisiche. Si è potuto scorgere negli occhi dei partecipanti lo stupore e la curiosità della nuova avventura già nelle prime fasi del raduno, quando, i volontari del centro Velico Lampetia di Cetraro, partner dell’evento, hanno fatto indossare a tutti i giubbini di salvataggio e impartito loro le prime elementari istruzioni di navigazione. Poi, divisi in gruppetti, si sono imbarcati nelle diverse imbarcazioni a vela, sotto l’attenta guida degli esperti del Centro Velico di Cetraro con l’attenta presenza di una vedetta della Capitaneria di porto di Cetraro comandate dal Tenente di Vascello Giuseppe Castronovo e del comandante della motovedetta, il Luogotenente Marcello Petrilli.

Una bella e innovativa pagina di inclusione e sport non agonistico tramite la velistica che, pur essendo moderatamente rischiosa, visto che si naviga in mare aperto, apre “nuovi orizzonti” e “nuove sfide” ma nello stesso tempo in modo “unico” in quanto il mare non conosce nessuna barriera fisica e intellettiva e abitua ad affrontare e a superare le “avversità” della vita. Dopo la veleggiata in mare aperto, sfidando le moderate onde, dove i ragazzi con i loro rispettivi genitori hanno potuto provare una gioiosa emozione e nuova esaltante esperienza, presso la sede del Centro Velico di Cetraro, centro velico presieduta da Cristina Leporini, la quale inteso ringraziare gli armatori per la loro disponibilità e sensibilità alla tematica, si è tenuto un informale ma intenso incontro nel quale ci si è stretti tutti intorno a Luca».