In mattinata la messa officiata dall'arcivescovo di Cosenza: «Ha saputo dare alla Calabria quella piccola luce tinta di rosa che era la speranza per tutti». Spirlì: «Sempre sorridente e amante della sua terra»
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«La Jole ha sperato contro ogni speranza nella nostra regione». Si è aperta con la lettura di un passo della Genesi la messa officiata questa mattina alla Cittadella da monsignor Francescantonio Nolè, arcivescovo della diocesi di Cosenza Bisignano, in ricordo dell'ex presidente della Regione, Jole Santelli. Il sacrificio di Isacco e la fede incrollabile di di Abramo, l'episodio biblico reinterpretato sotto una nuova lente: sperare contro ogni speranza. Il testamento spirituale degli otto mesi trascorsi alla guida della Calabria.
Una fede incrollabile
«Una fede forte, incrollabile - ha proseguito il prelato -, una fede che l'ha vista capace di divenire protagonista ma nel silenzio al suo posto senza sbavature. In un anno ha saputo conquistarsi l'amicizia, l'ammirazione, il rispetto non solo del popolo ma delle istituzioni. Ha saputo dare alla Calabria quella luce, piccola luce ma tinta di rosa che era la speranza per tutti. Le donne hanno qualcosa di più nel governare che va oltre il dovere e sfocia nell'amore perché solo se si ama ciò che si fa si diventa credibili».
L'eredità di Jole
«Jole non è nata santa ma si può diventare santi, si può camminare nella via della santità e si può camminare nella via della coscienza limpida, una coscienza capace di guardare nel profondo di se stessi e di scegliere gli altri anziché riportare tutto a se stessi. Io mi porto questa eredità di Jole: sempre sorridente e sempre amante della sua terra, sempre capace di dire una parola buona, sempre capace di essere presente anche nei momenti difficili. Come dicevo, non era una santa, era una peccatrice convertita come tutti noi. Preghiamo per la sua felice eternità e preghiamo affinchè lei preghi per noi, perchè il nostro cammino sia coerente, sia fruttuoso, sia capace di lasciare in eredità non beni materiali ma la nostra gioia di aver portato a termine ciò che il Signore ci ha chiesto».
Celebrazioni in Cittadella
Dopo le celebrazioni in sua memoria tenute ieri, questa mattina anche la sua terra ha voluto tributare ancora un saluto: «Oggi è la Cittadella che saluta ad un anno Jole - ha dichiarato il presidente ff della Regione, Nino Spirlì - la saluta con il sole e con una messa. Così come sicuramente avrebbe voluto, una messa semplice con gli amici e con le istituzioni che ancora una volta si vestono di umanità e la abbracciano ancora una volta, non per l'ultima volta».
Donna libera
A Catanzaro splende il sole, amministratori, ex assessori, dirigenti della Regione e i familiari ancora nel piazzale della Cittadella come un anno fa: «Abbiamo provato una grande emozione ieri e ancora oggi - spiega la sorella Paola Santelli - e siamo felicissime che la Cittadella sia intitolata a Jole».
«Noi siamo onorate e commosse di tutte queste testimonianze di affetto e di stima nei riguardi di Jole che era una donna coraggiosa, visionaria, innamorata della Calabria e una donna profondamente libera» ha aggiunto.