La Cassazione conferma il carcere a vita per il 73enne che ammazzò Vincenza Ribecco con un colpo di pistola al cuore l’8 marzo del 2022. I due si erano separati un anno e mezzo prima
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Con la pronuncia della Corte di Cassazione depositata oggi è diventata definitiva la condanna all'ergastolo per Alfonso Diletto, il pensionato di 73 anni che l'8 marzo del 2022 uccise l'ex moglie, Vincenza Ribecco, 60 anni, a San Leonardo di Cutro, nel Crotonese.
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dall'uomo contro la sentenza pronunciata il 20 giugno del 2024 dalla Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro che aveva confermato la condanna all'ergastolo inflitta all'uomo nel processo di primo grado.
Diletto è stato condannato per omicidio volontario premeditato, detenzione illegale di arma da fuoco e munizionamento e di ricettazione. All'origine del femminicidio, la separazione voluta dalla donna che Diletto non accettava, continuando a infastidire l'ex compagna. Più volte Vincenza Ribecco si era sfogata con i parenti per il trattamento che l'ex marito continuava a riservarle, ma non aveva mai presentato una denuncia per violenze o stalking.
Alfonso Diletto e Vincenza Ribecco si erano separati circa un anno e mezzo prima. L'uomo era andato ad abitare a Cutro, mentre Vincenza - che lavorava come stagionale nei villaggi turistici della zona - era rimasta a San Leonardo di Cutro dove viveva con il figlio. L'8 marzo del 2022 Alfonso Diletto si è presentato per l'ennesima volta a casa di Vincenza Ribecco. Ha suonato il campanello, ha chiesto di entrare, ma la donna non gli ha aperto chiedendogli di andarsene. Lui a quel punto ha preso la pistola, un'arma calibro 7,65 clandestina che aveva portato in tasca, e ha sparato da dietro la porta finestra colpendo la donna al cuore ed uccidendola all'istante.
L'arma, su indicazione dello stesso Diletto, venne rinvenuta dai carabinieri il giorno dopo in un fosso lungo la strada che conduce da San Leonardo a Cutro.