Tre consulenti nominati dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Cosenza, Francesco Greco, dovranno valutare se Giovanna Leonetti, la biologa accusata di aver ucciso la figlia di appena sette mesi lo scorso 20 febbraio, fosse o meno capace di intendere e di volere nel momento in cui ha compiuto l’omicidio della piccola, soffocandola con un cuscino in casa della zia. I consulenti nominati sono i professori Sertore, Ricci e Petrini.

 

 Infanticidio a Cosenza: la mamma fermata per omicidio volontario

 

 

Il giudice ha disposto la perizia per confutare quelle depositate dalla Procura e dal collegio difensivo. In particolare l’accusa, sostenuta dall’aggiunto Marisa Manzini e dal sostituto Domenico Frascino, aveva incaricato il professor Mastronardi secondo il quale, al momento dell’omicidio, la capacità di intendere e di volere della Leonetti era "grandemente scemata" ma non al punto da renderla totalmente incapace al contrario di quanto sostenuto dal professor Sebastiano De Giorgi, consulente della difesa rappresentata dagli avvocati Marcello Manna e Pierluigi Pugliese. La donna, dopo un lungo periodo di degenza nell'ospedale di Cosenza, adesso si trova agli arresti domiciliari in una clinica pugliese. Il processo è stato aggiornato al prossimo 21 dicembre.