INCHIESTA | La gara con una sola offerta e uno spezzatino di affidamenti diretti. C’è questo dietro il congresso che la Federazione nazionale del turismo teutonico ha tenuto tra Scilla e Reggio su invito della Regione, che si è accollata tutte le spese per ospitare 600 persone dal 10 al 14 ottobre scorso. Ecco cifre, nomi e procedure disinvolte
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È una fortuna che il marco tedesco non ci sia più da un pezzo. In euro è tutto più facile, più comprensibile, da una parte e dall’altra delle Alpi. Così, la somma di 800mila euro, cioè quanto è costato alla Calabria ospitare il meeting annuale della Dvr, la federazione nazionale del turismo tedesco, è chiara a tutti.
Dall’10 al 14 ottobre scorso, circa 600 operatori turistici provenienti dalla Germania, hanno tenuto tra Scilla e Reggio Calabria il loro congresso. Un evento che secondo il presidente della Regione, Mario Oliverio, innescherà un considerevole ritorno commerciale, grazie alla capacità promozionale dell’appuntamento. In attesa dei riscontri positivi per il turismo calabrese, se mai arriveranno, sul tavolo restano le briciole di una torta tagliata in tanti piccoli pezzi per renderla più digeribile.
Nel presentarlo alla stampa all’inizio di ottobre, il governatore sottolineò che il meeting, giunto alla sua 68° edizione, si sarebbe tenuto per la prima volta in Italia e, per l’appunto, in Calabria. Già il fatto che in 68 anni di congressi la Dvr non abbia mai organizzato qui in Italia, meta principe del turismo tedesco, il suo appuntamento annuale, avrebbe dovuto insospettire il presidente. Questo onore, infatti, è costato davvero salato ai calabresi, che agli ospiti teutonici hanno pagato quasi tutto, dal viaggio all’albergo, dai pasti agli spostamenti. Eppure, i singoli partecipanti versano solitamente una cospicua quota per prendere parte al meeting.
Fu così, ad esempio, nel 2014, quando il congresso si tenne dal 3 al 5 dicembre ad Abu Dhabi. In quell’occasione, gli operatori turistici provenienti dalla Germania dovettero sborsare di tasca propria dai 700 ai 950 euro a testa. Poco meno, invece, quanto hanno dovuto versare nelle casse della federazione nazionale del turismo tedesco quest’anno per venire in Kalabrien: dai 600 euro per i membri accreditati della Dvr, ai 750 euro per i non iscritti, che in quanto tali è presumibile che potessero essere anche semplici amici o parenti al seguito e non proprio operatori turistici certificati. Ma i conti dell’organizzazione tedesca sono problemi loro. Vediamo nel dettaglio, invece, quanto abbiamo speso noi calabresi per ospitare l’evento.
La “quasi” gara e l’unica offerta pervenuta
La fetta più sostanziosa dell’affare ha riguardato i “servizi integrati”, cioè tutte quelle attività logistiche - come allestimento delle location, organizzazione dei workshop, pernottamento alberghiero – che hanno poi consentito la realizzazione del meeting.
Ci sono appalti che non consentono l’affidamento diretto, perché la previsione di spesa sfora le soglie previste dalla legge. Per le attività in questione, ipotizzando una spesa di circa 372mila euro Iva esclusa, la Regione è dovuta ricorrere a una procedura negoziata, “previa consultazione di cinque operatori, in quanto il suo valore globale è inferiore ai 750mila euro”, soglia oltre la quale il Codice degli appalti prevede una gara aperta con tutti i crismi. Attenzione però, questa possibilità è consentita soltanto per determinate tipologie di attività “acquistabili”, che vanno dai servizi sanitari a quelli sociali, dai servizi investigativi e alla sicurezza, passando anche per quelli alberghieri e di ristorazione. Una rosa molto ampia, pure troppo, che rende meno puntuale la previsione legislativa lasciando un considerevole margine di discrezionalità agli enti pubblici, sul quale ha fatto leva la Regione Calabria.
La cifra iniziale di 372mila euro è poi stata ridimensionata a 270mila euro quando la Regione ha deciso di procedere all’acquisto diretto delle 424 camere d’albergo a 4 stelle necessarie per ospitare gli operatori tedeschi. Il motivo addotto è che, in considerazione della scarsità di posti letto in strutture adeguate agli standard richiesti, la Regione avrebbe proceduto ad acquistare “tutte le camere disponibili sulla Costa Viola”, facendo venire meno nei fatti ogni possibilità di concorrenza e, di conseguenza, la necessità di una gara che prevedesse anche l’erogazione di questo servizio.
Alla fine, ad aggiudicarsi l’appalto è stata una Snc, la Dee Jay Service di Florio Remo e Russo Silvana, l’unica azienda ad aver presentato un’offerta in seguito all’avviso pubblico di procedura negoziata per l’acquisizione dei servizi integrati.
L’impresa, che ha sede legale a Rende, è specializzata nella realizzazione di impianti tecnici per la diffusione sonora e video, palchi per concerti e manifestazioni pubbliche, spettacoli itineranti. Un oggetto sociale che non comprende affatto l’attività tipica di un’agenzia di viaggio.
Forse è questo, più che la carenza di camere a 4 stelle sulla Costa Viola, ad aver convinto la Regione a stralciare il capitolato che riguardava il pernottamento degli ospiti, provvedendo direttamente a spendere 136mila euro per l’acquisto delle camere in 12 diversi hotel: Medinblu Hotel (5.931 euro), Grand Hotel Stella Maris (10.700 euro), Principe di Scilla (3.450 euro), Le Saline resort (4.065 euro), Excelsior Hotel (23.569 euro), Regent Beach (15.750 euro), Altafiumara Resort (50.670 euro), Albanuova Hotel (3.182 euro) , Apan Hotel (4.792 euro), Palazzo Krataiis (1.392 euro), È Hotel (6.655 euro), Grand Hotel Victoria (2.745 euro).
Il catering fatto in “casa”
Seicento bocche da sfamare non sono poche, e costano. Soprattutto quando bisogna fare bella figura con potenziali partner commerciali. Tra cena di benvenuto, organizzata in una sfavillante Piazza Italia, a Reggio, e colazioni di lavoro internazionali, in pratica ricchi buffet per ristorare dalle fatiche del meeting, la regione ha speso 176mila euro iva inclusa. La commessa è stata affidata alla RistorArt (Pecco), che si occupa anche del servizio di ristorazione all’interno della Cittadella regionale. L’azienda di Nicola Capogreco, che ha subito alcuni mesi fa un’interiettiva antimafia al momento sospesa dal Tar, è stata considerata titolare di un diritto di esclusiva proprio in virtù della concessione già in essere con la Regione, sebbene i servizi da erogare questa volta non fossero in “sede”, ma a 150 chilometri di distanza. Le somme necessarie per raggiungere la cifra complessiva di 176mila euro, sono state attinte da 3 diversi capitoli di spesa del bilancio 2018, per tranche singole di 75mila euro, 33.700 euro e 67.300 euro.
Comunicare bene costa
Un evento così importante si deve preparare bene. Dunque, sono stati necessari due appuntamenti propedeutici per istruire la stampa tedesca: un press trip promozionale da svolgere in Calabria e una presentazione del meeting organizzata all’ambasciata italiana di Berlino. Il tutto con affidamento diretto alla Skyline Tourism di Michele Restuccia, per un importo di 39mila euro più Iva, cioè altri 8.580 euro. Appena sotto, quindi, la soglia di 40mila euro (le imposte non vengono computate) oltre la quale l’affidamento diretto non è più consentito dal Codice degli appalti (d.lgs 50/2016).
L’organizzazione del viaggio vero e proprio è stata affidata direttamente all’agenzia Moulin Rouge Srls di Catanzaro, per un importo di 7.930 euro Iva compresa. Difficile capire chi abbia avuto l’opportunità di questa trasferta berlinese a spese della Regione, ma il relativo decreto dirigenziale parla di 50 persone, tra giornalisti e stakeholder.
Da segnalare, comunque, che alla fine alla Sky Line Tourism sono stati liquidati 23.790 euro, in considerazione del fatto - si legge nel decreto dirigenziale - che ha svolto soltanto il 50 % dell’attività commissionata. Cosa sia andato storto non è chiaro.
Il press trip dei tedeschi
Come detto, un evento di questo tipo va organizzato in tutti i dettagli. Necessario, dunque, far arrivare dalla Germania i responsabili e i tecnici della Dvr affinché potessero prendere visione dei luoghi, effettuare ispezioni logistiche e organizzarsi al meglio per il meeting. Anche in questo caso la soglia massima di 40mila euro è stata solo sfiorata ma non oltrepassata per consentire l’affidamento diretto all’impresa di Catanzaro Ica Ideal Tour Viaggi e Turismo, che ha organizzato la propedeutica trasferta in Italien. Conto finale 36mila euro, in questo caso Iva compresa.
Ufficio stampa, cinque giornalisti non bastano
A quanto pare i cinque giornalisti che fanno parte dell’Ufficio stampa della Regione a tempo pieno, con uno stipendio medio netto di 2.500 euro al mese, non sono stati considerati sufficienti a garantire la copertura mediatica dell’evento. Tanto che il presidente ha ritenuto necessario ingaggiarne uno esterno, Francesco Mollo, iscritto all’Albo di Milano e incaricato, manco a dirlo, con affidamento diretto. Per il professionista sono stati stanziati 14mila euro per 5 mesi di lavoro, da giugno ad ottobre 2018.
Enrico De Girolamo
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