Truffe agli anziani, come difendersi. È stato questo il tema approfondito dalle redazioni di LaC News 24 e LaC Tv, nel corso dell’ultima puntata di “Dentro la notizia” (clicca qui per rivedere la puntata).
Il focus condotto da Francesca Lagoteta si è soffermato su un fenomeno criminale in forte aumento, divenuto ormai un’emergenza sociale, alla luce dei tanti episodi registrati negli ultimi mesi dalla Polizia di Stato.
In collegamento dalla Questura di Reggio Calabria, Elisa Barresi ha intervistato il capo di gabinetto Maria Grazia Milli, l’ispettore Antonio La Russa ed il soprintendente Luigi Caliciuri, che insieme alla soprintendete Natalia Scolaro compongono l’equipe che ha stilato un vademecum antitruffa distribuito agli anziani della città e della provincia.
Dai servizi di Tonino Raco, Nino De Luca e Matteo Lauria sono emersi, poi, racconti e dati inquietanti: il 50% delle truffe agli anziani va a buon fine.
Raggiri, quindi, di tutti i tipi, secondo una casistica sempre più ampia e creativa che va dalla chiamata del carabiniere o di un avvocato pronto a chiedere del denaro all’anziana nonna per evitare che il nipote subisca delle conseguenze legali di un incidente stradale.

La Questura di Reggio Calabria, proprio con l’obiettivo di prevenire le truffe ai danni di persone vulnerabili ha realizzato il progetto “No.S.S.”, ovvero “non siete soli” e realizzato un vademecum utile a diffondere la cultura della prevenzione e di innalzare il livello di consapevolezza di coloro che, per naturali condizioni di vulnerabilità, sono maggiormente esposti al rischio di divenire vittime di truffa.
L’equipe antitruffa ha organizzato incontri in città ed in tutta la provincia, nei principali centri di aggregazione di persone anziane come le parrocchie, proprio per diffondere il più possibile il messaggio dell’importanza della prevenzione e sottolineare la ferma volontà della Polizia di Stato di voler diventare un punto di riferimento ben identificabile per tutte le persone che, proprio per la loro condizione di naturale vulnerabilità, sono maggiormente esposte all’azione dei truffatori.

Milli: «La denuncia è fondamentale»

«Siamo soddisfatti – ha spiegato il capo di gabinetto della Questura, Maria Grazia Milli ai microfoni di LaC Tv – perché abbiamo ricevuto grandi risposte dai circa 1800 partecipanti nei cinquanta incontri organizzati con gli anziani della città nei luoghi di aggregazione. Ai nostri anziani spieghiamo i tipi di raggiri più diffusi e spacciati attraverso molteplici professionalità, dai carabinieri agli avvocati, agli operai Enel, contro persone vulnerabili, soprattutto quando si tirano in ballo le vicende legate ai nipoti, ai figli coinvolti in incidenti stradali».
«In otto cadi di truffa su nove consumate con relativi arresti – ha concluso il capo di gabinetto – siamo riusciti a recuperare l’intera refurtiva. La denuncia per noi è fondamentale. Significa aver fiducia delle istituzioni e ci consente di poter aiutare le persone. Quando ricevete dubbie telefonate – è l’appello conclusivo – non esitate a chiamare la sala operativa della Questura o il 112»

La Russa: «Ricevute 189 segnalazioni negli ultimi mesi»

«Abbiamo registrato tanta partecipazione agli incontri, tant’è che negli ultimi mesi abbiamo ricevuto 189 telefonate alla sala operativa di anziani che hanno denunciato tentativi di truffe. Per noi è motivo di grande soddisfazione quando i nostri anziani nell’intuire la truffa chiudono il telefono».