Avrebbero commesso truffe per ottenere erogazioni pubbliche attraverso l'accesso abusivo al sistema informatico di Arcea della Regione Calabria. È questa l'accusa che la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contesta a 23 indagati finiti nell'inchiesta denominata Ghost Oil che ha ipotizzato anche i reati di falso e sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici. In sintesi, gli indagati si sarebbero introdotti in maniera abusiva sul sistema informatico al fine di gestire alcune pratiche finalizzate all'erogazione di carburanti in forma agevolata

Gli indagati: nomi

Il sostituto procuratore, Francesco Bardonali, ha chiuso le indagini nei confronti di:

  1. Roberto De Fazio
  2. Alessandro Bianco
  3. Francesco Ranieri
  4. Saverio Flotta
  5. Mariantonia Capasso
  6. Francesco Cilidonio
  7. Michele Arena
  8. Graziano Vulcano
  9. Fabio Graziano
  10. Antonio De Meco
  11. Francesco Bevilacqua
  12. Angelo Lonetti
  13. Ottone Cesario
  14. Marcello Paolo Scornaienchi
  15. Salvatore Scordamaglia
  16. Natale Pacenza
  17. Giuseppe Giancotti
  18. Luigi Giancotti
  19. Caterina Mele
  20. Silvestro Cerrelli
  21. Pasquale Megna
  22. Carburanti Kremissa
  23. Carburanti Scordamaglia

Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli avvocati Tiziano Saporito, Antonello Talerico, Emanuele Campana, Antonio Ierardi, Luigi Morrone, Antonio Clausi.