VIDEO | Nelle scorse settimane con diverse inchieste avevamo approfondito il tema delle difficoltà per gli stranieri residenti a Lamezia Terme di trovare un alloggio. Grazie al nostro impegno, una ragazza nigeriana è riuscita a firmare un contratto
Tutti gli articoli di Cronaca
Un tandem tra i servizi giornalistici per le nostre testate e la trasmissione del nostro network laC Tv "L'Inviato Speciale". A volte per smuovere le acque e le coscienze bisogna fare rumore e così è stato. Più volte avevamo denunciato come a Lamezia Terme gli stranieri non riuscissero a trovare casa in affitto. Sia da parte delle agenzie che dei proprietari gli immigrati si trovano spesso di fronte ad un vero e proprio muro.
Razzismo? Mancanza di fiducia? Fatto sta che chi lavora sui nostri territori come Hellen, ragazza di origine nigeriana, che passa le giornate con la schiena piegata sotto al sole a raccogliere cipolle nelle campagne di Campora, nonostante il contratto di lavoro regolare e la busta paga, non è riuscita per un anno a trovare casa e senza questa ad avere assistenza sanitaria e altri tipi di documenti. Aveva perfino tappezzato la città di volantini raccontando la sua storia ma nulla era cambiato. Poi grazie ai nostri servizi televisivi il cambiamento di rotta.
Nadia Iannazzo, proprietaria di un appartamento, non ci ha pensato due volte quando ha saputo di Hellen a incontrarla e, ci spiega, ha subito avuto fiducia in lei ed è stata felice di capire che non le stava dando solo un appartamento in affitto, ma molto di più.
Hellen da quella che sarà la sua cucina e che ancora deve sistemare si sfoga, ci racconta di non capire proprio perché non si voglia fittare alla gente di colore. Di telefoni sbattuti in faccia ne ha avuti tanti, così come di appartamenti in fitto spariti appena sentito il suo accento straniero.
Ora la sua vita può ripartire e la felicità è tanta. La sua non è una quotidianità facile, lavorare nei campi è pesante, ma le basta avere un lavoro e documenti in regola. Ecco perché ringrazia tutti gli italiani che si sono impegnati, oltre alle nostre testate e chi ha creduto in lei