Tropea - Cani e gatti uccisi da bocconi avvelenati. È quello che, a detta della Lav (lega antivivisezione), sta accadendo nella cittadina di Tropea. “Non abbiamo conferma diretta- dicono dalla Lav di Vibo Valentia - ma sappimo che un cagnolino a spasso con la sua padrona sarebbe morto pochissimo tempo dopo aver raccolto e ingerito qualcosa da terra”. Per cercare di risolvere il problema, la Lega antivivisezione ha inviato una lettera al sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico.

 

La lettera - “Gentile sindaco del Comune di Tropea – scrive la Lav – siamo venuti a conoscenza dello spargimento di bocconi avvelenati lungo la Marina di Tropea, precisamente dal porto fino alla Marina del Convento, una zona molto frequentata da tenutari di cani che portano a passeggio i propri animali.?Secondo quanto ci è stato segnalato, alcuni cani che hanno raccolto e ingerito dei bocconi avvelenati si sono salvati grazie alle immediate cure veterinarie. In zona, poi, sono stati avvistati diverse carcasse di gatti randagi, presumibilmente vittime di esche letali appositamente preparate e collocate lungo tutta l’area”.


“Esprimendo la nostra profonda indignazione per azioni così riprovevoli di crudeltà gratuita verso gli animali domestici e randagi, fenomeno purtroppo non nuovo sul nostro territorio – prosegue la Lav vibonese – chiediamo che il Comune intervenga per indagare, nonché per controllare e bonificare la zona interessata, avvisando del pericolo con cartelli.?Questo, infatti, prevede la normativa in vigore. In particolare si dovrebbe fare riferimento all’ordinanza del ministero della Salute del 14 gennaio 2014, che proroga l’ordinanza del 10 febbraio 2012 e che reca norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”.


“È anche importante ricordare che è espressamente vietato – fanno sapere ancora dall'associazione – diffondere veleni dalla legge sulla caccia, che prevede un’ammenda fino a € 1549,37, e dalle leggi sanitarie, che prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 516,46. Avvelenare un animale – informa la Lav – è inoltre un reato ai sensi dell’articolo 544-bis del codice penale (uccisione di animali) e dell’art. 544-ter del codice penale (maltrattamento di animali). La preghiamo pertanto di intervenire – scrive l'associazione al sindaco di Tropea – anche attraverso campagne informative e di sensibilizzazione, per prevenire altri rischi per gli animali e anche per i cittadini, soprattutto per i bambini, per quanto – conclude – è in suo potere e dovere”.