Giuseppe Cicciù, 52 anni, è originario di Reggio. L’uomo è deceduto insieme al collega che lo affiancava dopo che il convoglio frecciarossa è uscito dai binari a forte velocità all’altezza di Casalpusterlengo, in Lombardia
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Era originario di Reggio Calabria uno dei macchinisti deceduti questa mattina nell’incidente avvenuto sulla linea alta velocità all’altezza di Casal Pusterlengo (in provincia di Lodi). Si tratta di Giuseppe Cicciù, 52 anni.
Assieme a lui il collega Mario Di Cuonzo. Entrambi erano ferrovieri: il macchinista del treno e un altro addetto delle Ferrovie dello Stato, che si trovavano nella motrice.
I feriti sono una trentina, nessuno dei quali in codice rosso. Il più grave — con fratture multiple a un arto, ma non in pericolo di vita — è un pulitore delle ferrovie.
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Il treno non era, per fortuna, molto affollato. «Poteva essere una carneficina», ha detto all’Agenzia Ansa il prefetto di Lodi Marcello Cardona, anch’egli originario di Reggio Calabria.
Per quanto concerne le cause dell’incidente, da quanto ricostruito sino al momento pare che la motrice del convoglio, dopo essere uscita dai binari, sia finita prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa.
Il resto del convoglio ha invece proseguito la corsa per qualche decina di metri, con la seconda carrozza che ad un certo punto si sarebbe ribaltata. Nel tratto in questione c’erano lavori di manutenzione ormai da tempo.
A seguito delle indagini, sono stati iscritti nel registro degli indagati, cinque operai
AGGIORNAMENTO DEL 21 FEBBRAIO
Nuovi indagati per l’incidente ferroviario a Lodi. Al vaglio le posizioni di due aziende e diciotto persone.