Terzo giorno di mobilitazione del mondo agricolo calabrese. La protesta dei trattori partita lunedì, prosegue anche oggi a Botricello lungo la Statale 106 dove, oltre agli imprenditori della zona sono giunti anche colleghi del Lametino. In questi giorni cortei di trattori hanno invaso strade e piazze fino ad arrivare ieri alla Cittadella regionale di Catanzaro per chiedere l'intervento del Governo regionale. Sulla 106 si registrano da stamattina rallentamenti, proprio per via della protesta.

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Al centro della mobilitazione la rabbia degli agricoltori che ribadiscono la loro contrarietà rispetto alle norme comunitarie, all'aumento del costo del gasolio e delle materie prime, al contenimento dei cinghiali fino alla gestione dei consorzi di bonifica. E ancora, all'orizzonte ci sono altri problemi: la minaccia del nuovo cibo prodotto con farine d'insetti e carne sintetica coltivata in laboratorio e stampata in 3d, con conseguenti danni anche per i consumatori.

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Una delegazione dei manifestanti ieri è stata ricevuta dall'assessore regionale al ramo, Gianluca Gallo, che ha raccolto le loro istanze manifestando la disponibilità a farsi portavoce delle loro richieste non solo a Roma ma anche a Bruxelles. Ma questo non basta agli imprenditori che continuano a manifestare creando disagi alla circolazione. «Ringraziamo l’assessore Gallo e il dirigente Giovinazzo, con loro ieri abbiamo discusso i punti che riguardano più da vicino la Regione e cioè cinghiali e Consorzi di bonifica. Ci hanno assicurato che dovremmo risolvere entrambe le problematiche, ma sappiamo che i tempi possono essere lunghi. Per questo siamo scettici e continuiamo a protestare. E manifestiamo anche per gli altri punti sul piatto, per i quali si protesta anche a livello nazionale», dice uno degli agricoltori presenti a Botricello.

Si protesta contro le politiche europee ma allo stesso tempo si difende il made in Italy e la qualità delle coltivazioni. Gli agricoltori chiedono di mantenere il sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo e controlli più stringenti che contrastino l’ingresso sul mercato di cibi sintetici.
Tra le tante altre rivendicazioni avanzate dagli agricoltori calabresi vi è anche la richiesta di riqualificare la figura dell'agricoltore, fondamentale per la società in quanto tutore dell’ambiente e produttore di cibo, dunque di vita.