Gli ultimi sorrisi prima della strage del Raganello

VIDEO | In alcune immagini momenti di vita di Antonio De Rasis, la guida di Cerchiaria, travolta dalla furia del torrente. E poi l’allegria contagiosa di Claudia e Myriam. Proseguono intanto le indagini e Facciolla annuncia: «Presto novità»

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di Redazione
11 settembre 2018
13:38
Claudia e Myriam, due delle vittime del Raganello
Claudia e Myriam, due delle vittime del Raganello

In un video il sorriso di Antonio De Rasis, la guida di Cerchiara, vittima della strage del 20 agosto. Nelle immagini Antonio, come era solito fare tutti i giorni, è pronto a scendere con un gruppo di escursionisti nelle gole del Raganello, quelle stesse gole che quel tragico pomeriggio si trasformeranno in un inferno di acqua, fango e detriti che inghiottiranno per sempre la sua vita. Antonio è vittima e al tempo stesso eroeAntonio, che fu tra i primi ad intervenire dopo la valanga di Rigopiano e nel terremoto in Abruzzo, riuscì a mettere in salvo il suo gruppo, ma rimase per ultimo e fu fatalmente travolto dall’onda assassina.

 


C'è poi il sorriso di Claudia Giampietro e Myriam Mezzolla, le giovani ballerine pugliesi e amiche per la pelle, in alcuni momenti felici prima della strage nelle gole. Hanno sogni, speranze ma anche le loro vite insieme a quelle di altre otto persone saranno spezzate per sempre dalla furia incontrollabile del torrente.

Intanto continuano a ritmo serrato le indagini della Procura di Castrovillari. Il capo dell’ufficio requirente, Eugenio Facciolla, annuncia sviluppi importanti nelle prossime ore, ciò mentre i suoi consulenti – i docenti dell’Unical Paolo Veltri e Roberto Gaudio, direttore e vicedirettore del dipartimento di Ingegneria civile, assieme all’ingegnere idraulico Giuseppe Viggiani e agli uomini del Soccorso alpino – nella giornata di ieri hanno ispezionato il tratto del Ponte del Diavolo, lungo circa 700 metri, dove gli escursionisti sono stati travolti dalla piena.

Il sopralluogo segue quelli delle settimane precedenti, in elicottero e a terra, e servirà per operare una ricostruzione digitale e tridimensionale di quanto avvenuto: le piogge che cadute copiose su San Lorenzo Bellizzi hanno ingrossato il torrente e i suoi affluenti, l’acqua che in discesa e tra le gole ha acquisito una devastante potenza, l’impatto fatale.

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