Oggi è il giorno del dolore non solo per la città di Genova, ma per il paese intero. L’Italia rappresentata da quelle vittime sepolte sotto le macerie del ponte crollato il 14 agosto scorso, nel cuore di un’estate qualunque, che verrà ricordata per sempre come quella della strage del ponte Morandi.

 

Le 18 bare in fila non lasciano spazio a nulla che non sia il dolore. Circa 5.000 le persone intervenute alla cerimonia solenne celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco all’interno dell’area della Fiera di Genova. Venti famiglie hanno scelto per i loro congiunti le esequie private, una persona risulta ancora dispersa. L’ultimo recupero risale a ieri sera. Tre persone, una famiglia intera, sono state estratte dalle lamiere dai vigili del fuoco. Tra loro la piccola Kristal, di nove anni.

 

 

Tra le vittime della tragedia, in totale 41, anche la famiglia di Ersilia Piccinini, originaria di Sersale, nel Catanzarese, morta insieme al marito Roberto Robbiano e al figlio Samuele, di appena 9 anni.  

 

Ai funerali di Stato, oltre al presidente Sergio Mattarella, hanno partecipato i presidenti di Senato e Camera Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, applauditi dalla folla. Presente anche l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci. A dare l'ultimo saluto alle vittime le formazioni al completo di Genoa e Sampdoria. Fischiati, al loro arrivo, alcuni parlamentari del Pd. L’omelia del cardinale Bagnasco è stata interrotta da un lungo applauso decretato dalla folla ai vigili del fuoco.