Quaranta chili di cocaina sono stati sequestrati nell'aeroporto di Montevideo, in Uruguay, nell'ambito di una operazione antidroga condotta tra il paese sudamericano, Portogallo e Spagna e che ha visto anche il coinvolgimento dell'Italia dove una persona è stata arrestata dalla Polizia di Stato.

Le indagini sono state avviate il 24 maggio scorso dalle autorità uruguayane e sviluppate in cooperazione internazionale, con i colleghi portoghesi, spagnoli ed italiani, dopo il rinvenimento di 40 chili di cocaina nell'aeroporto di Montevideo, nascosti in 6 tavole da surf spedite da un cittadino italiano in Portogallo e destinate in Italia.

Le autorità uruguayane hanno inoltrato una richiesta di consegna controllata internazionale al Portogallo, con il contestuale interessamento dell'Italia. La strategia operativa condivisa tra i Paesi interessati, hanno reso noto gli investigatori italiani, ha permesso il buon esito della consegna controllata internazionale, con l'arresto a Lisbona, il 7 giugno, da parte della polizia portoghese, di due cittadini italiani responsabili del traffico internazionale di stupefacenti, nonché il successivo arresto, in Italia, di un terzo connazionale colpito da un mandato di cattura internazionale delle autorità uruguaiane, eseguito dalle Squadre mobili di Reggio Calabria e di Roma, coordinate dallo Sco.

Complessivamente sono stati 50 i chili di cocaina sequestrati. I particolari dell'operazione saranno resi noti oggi alle 17 in una conferenza stampa internazionale con le autorità di Uruguay, Portogallo, Spagna e Italia, alla quale parteciperà il ministro dell'Interno dell'Uruguay, il capo della Polizia nazionale uruguayana, l'esperto per la sicurezza presso l'Ambasciata d'Italia in Argentina (Buenos Aires); per il Portogallo parteciperà il direttore dell'Unità nazionale anti-narcotici e rappresentanti della polizia spagnola.

Per l'Italia, prenderà parte all'incontro il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, il primo dirigente della Polizia Alessandra Ortenzi della Direzione centrale per i servizi antidroga, il primo dirigente Marco Martino del Servizio centrale operativo della Polizia e il primo dirigente Alfonso Iadevaia dirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria.