NOMI-VIDEO | Tra le altre accuse contestate detenzione abusiva di armi, sequestro di persona e danneggiamento. L'operazione condotta dai carabinieri unitamente alla Dia
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E’ in corso dalle prime luci dell’alba un’operazione della Dda di Palermo denominata “Kerkent” in corso nelle province di Vibo Valentia, Agrigento, Palermo, Trapani, Catania, Ragusa e Parma. Ad operare sono i carabinieri del Comando provinciale che stanno eseguendo unitamente agli uomini della Dia, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 32 persone ritenute responsabili di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.
L’operazione Kerkent,mira a far luce su un’associazione per delinquere con base operativa ad Agrigento (clan Massimino) e ramificazioni, in particolare, nel palermitano e nel Vibonese dedita all’organizzazione sia degli aspetti operativi che di quelli logistici di un’intensa attività di traffico di sostanze stupefacenti, attraverso uno strutturato gruppo criminale armato. Destinatari della misura cautelare, tra gli altri, Antonio Massimino, recentemente arrestato per il possesso di un mini arsenale; il figlio Gerlando Massimino, James Burgio, Andrea Puntorno, Gabriele Miccichè, Marco Clemente. Nel Vibonese sono stati arrestati Gregorio Niglia,36 anni, detto "Lollo", di Briatico, e Francesco Romano, 33 anni, anche lui di Briatico. Gregorio Niglia è attualmente coinvolto anche nell'operazione antidroga denominata "Stammer 2" che ha colpito il narcotraffico con l'Albania.
Tra gli arrestati figurano poi anche due fiancheggiatori di Antonio Massimino, considerato l'attuale reggente della famiglia mafiosa di Agrigento. I carabinieri del Comando provinciale hanno sottoposto ai domiciliari, per sequestro di persona e violenza sessuale, Gabriele Miccichè, 28 enne di Agrigento, ritenuto braccio operativo del boss Massimino, e Salvatore Ganci, 45 enne del luogo, commerciante di auto. I due avrebbero esrguito un sequestro di persona e una violenza sessuale per volontà del boss. Per il 50 enne Antonio Massimino è scattata invece, presso la Casa Circondariale dove e' attualmente detenuto, la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di aver ordinato un sequestro di persona e di avere commesso una violenza sessuale.
Arrestato anche il capo ultrà della Juve
C'è anche un capo ultrà della Juventus tra gli arrestati nell'operazione della Dia in Sicilia. Si tratta di Andrea Puntorno, uno dei leader del gruppo 'Bravi ragazzi', che già in passato ha avuto problemi con la giustizia. Secondo gli investigatori e gli inquirenti Puntorno era in rapporti con il boss di Agrigento, finito anche lui agli arresti. Le accuse nei confronti dell'ultrà sarebbero connesse al traffico di droga.
Tutti gli indagati
Ecco tutti gli indagati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare: James “Jenny” Burgio, 25 anni, di Porto Empedocle; Salvatore Capraro, di Villaseta (Agrigento), 19 anni, detto “Ascella”; Angelo Cardella, 43 anni di Porto Empedocle; Marco Davide Clemente, 25 anni di Palermo, detto “Persicheddra”; Fabio Contino, 20 anni, di Agrigento; Sergio Cusumano, 56 anni, di Agrigento; Alessio Di Nolfo, 33 anni, di Agrigento; Francesco Di Stefano, 43 anni di Porto Empedocle, detto “Francois”; Daniele Giallanza, 47 anni di Palermo, detto “Franco”; Eugenio Gibilaro, 45 anni di Agrigento; Angelo Iacono Quarantino, 24 anni, di Porto Empedocle; Pietro La Cara, 42 anni, di Palermo, detto “Pilota” o “Corriere”; Domenico La Vardera, 38 anni, detto “Mimmo”; Francesco Luparello, 45 anni, di Realmonte; Domenico Mandaradoni, 31 anni, di Francica; Antonio Massimino, 51 anni, di Agrigento; Gerlando Massimino, 31 anni, di Agrigento; Saverio Matranga, 41 anni di Palermo; Antonio Messina, 61 anni di Agrigento, detto “Zio Peppe”; Giuseppe Messina, 38 anni di Agrigento; Valentino Messina, 56 anni di Porto Empedocle; Liborio Militello, 58 anni di Agrigento; Gregorio Niglia, di Briatico, 36 anni; Andrea Puntorno, 42 anni di Agrigento; Calogero Rizzo, 49 anni, di Raffadali; Francesco Romano, 33 anni, di San Leo di Briatico; Vincenzo Sanzo, 37 anni, di Agrigento, inteso “Vicè ovu’; Attilio Sciabica, 31 anni, di Agrigento; Luca Siracusa, 43 anni, di Agrigento; Giuseppe Tornabene, 36 anni, di Agrigento inteso “Peppi lapa”; Calogero Trupia, 34 anni, di Agrigento inteso “Cuccu” e Francesco Vetrano, 34 anni, di Agrigento.