I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della di Reggio Calabria con il coordinamento della procura reggina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla sezione riesame del tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di Francesco Ferraro, Gregorio Marchese e Luca Martinone, imputati nell’ambito del processo Vulcano.

La Corte di Cassazione, lo scorso 29 aprile, ha respinto il ricorso dei tre imputati rendendo esecutivo il provvedimento restrittivo nei loro confronti, che nel frattempo sono stati condannati anche in appello per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti (Ferraro e Marchese) e porto abusivo di armi e danneggiamento con l’aggravante mafiosa (Martinone).

L’operazione Vulcano, conclusasi nel luglio 2016 con l’emissione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di 12 soggetti, ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina, destinata alle famiglie di ‘ndrangheta dei Molè, dei Piromalli, degli Alvaro e dei Crea.

Le attività investigative hanno riguardato anche il comandante di una nave porta container proveniente dal Sudamerica, la MSC Pho Lin, impiegata sulla tratta “California Express”, la rotta di maggior interesse per l’importazione di cocaina dal Sudamerica all’Europa. Il capitano, al soldo dei narcotrafficanti, una volta giunto in prossimità delle coste italiane, consentiva il trasbordo della sostanza stupefacente verso piccole imbarcazioni, al fine di eludere i controlli doganali all’interno dello scalo portuale di Gioia Tauro.