La vicenda del traffico di sostanze stupefacenti si interseca infatti con un un'altra che richiama il traffico di opere d’arte. Nel caso di specie alcuni falsi quadri di Renoir
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Incarico ad un perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali e poi via al controesame del maresciallo Salvatore Blanco del Ros di Catanzaro, uno degli investigatori principali dell’inchiesta “Overing” contro il narcotraffico internazionale che ha svelato le rotte dello stupefacente delineando il ruolo di alcuni imputati interessati anche al mercato clandestino dei quadri d’autore con Vittorio Sgarbi citato quale teste a discarico.
Questo lo scenario emerso oggi dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Lucia Monaco, chiamato a giudicare 17 imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario.
Un ruolo nel narcotraffico avrebbe avuto pure Saverio Patania, 41 anni, di Stefanaconi, condannato il 27 gennaio scorso a 5 anni di reclusione al termine del processo con rito abbreviato.
Dalle indagini è poi emerso anche il ruolo di alcuni narcotrafficanti nel mercato clandestino dei quadri d’autore. La vicenda del traffico di sostanze stupefacenti si interseca infatti con un una vicenda che richiama il traffico di opere d’arte. Nel caso di specie alcuni falsi quadri di Renoir, vicenda per la quale sono già stati processati ed assolti a Treviso per il reato di ricettazione Raffaele Fiumara di Francavilla Angitola, detto “Lello”, Vincenzo Attisani e Ambrosio Aniello.
Per approfondire la notizia, leggi su:Narcotraffico: operazione “Overing”, dalla cocaina ai falsi quadri d’autore
Giuseppe Baglivo