In provincia di Reggio Calabria, i Carabinieri Forestali del Raggruppamento Cites stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone (sette arresti e un obbligo di dimora), accusate di appartenere ad un’organizzazione dedita alla cattura ed al commercio, su territorio nazionale e all’estero, di avifauna selvatica protetta e particolarmente protetta dalla Convenzione di Berna.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Reggio Calabria, hanno accertato che i destinatari del provvedimento, bracconieri dediti alla cattura indiscriminata di migliaia di volatili in aree boschive della Calabria, avevano organizzato una filiera illegale per il libero commercio degli esemplari vivi, venduti in Italia e all’estero, sviluppando anche autonomi canali di distribuzione di uccellagione morta destinata ai ristoranti del Nord Italia.

Il giro d’affari del traffico di specie protette, volatili venduti fino a 100 euro 

I nomi degli arrestati: Francesco Repaci, cl. 48, Pasquale Repaci, cl. 77, Giuseppe Gagliostro, cl. 63, Angelo Barillà cl. 72; Rocco Costantinocl. 58; Giovanni Porpiglia cl. 91; Demetrio Labate cl. 57; Domenica Siclari cl. 59.